58 anni e molta carta sprecata per i progetti, ma la strada è solo un segno rosso sulla cartina

Era il 1966. Per la prima volta si pensò che la statale 16, col suo traffico di migliaia di tir al giorno, dovesse essere arretrata. Allontanata dal costa.

Lo ha rivelato, in questo video del 2022, l’ingegner Edmondo Laudazi:

Cinquantotto anni e molte promesse dopo, molta carta si è sprecata per progettare, ma l’iter è fermo all’ennesimo progetto. Mancano i fondi. Nel 2022 c’erano 87 milioni, ma sono tornati al ministero perché inutilizzati. Il Comune di Vasto ha preferito perderli invece di veder costruire ponti e gallerie sul panoramico costone orientale, appena al di sotto del centro storico.

E arriviamo al 2024. Il progetto definitivo elaborato quest’anno dall’Anas è simile quella che era la quarta ipotesi progettuale elaborata due anni fa dallo stesso ente che gestisce le strade statali. Quella che prevede l’arretramento dell’Adriatica dai piedi di Montevecchio fino a sud di San Salvo Marina, nell’area del casello autostradale di Vasto sud. In questo video, pubblicato del marzo 2022, l’ingegner Paolo Marino spiegava le quattro proposte progettuali. Dopo le proteste, quelle più impattanti furono scartate nelle settimane successive:

Di fatto, l’Anas e il mondo politico hanno scelto la soluzione minimalista. Lo conferma proprio oggi, con le dichiarazioni rilasciare a Chiaro Quotidiano, il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna.

La mini-variante

Accantonare le tratte nord e fare quelle meridionali. Il tratto che va dai piedi di Montevecchio a San Salvo sposterebbe la statale a monte della ferrovia. La arretrerebbe di qualche decina di metri, quel tanto che basta per evitare ai pedoni di correre il pericolo di essere investiti quando attraversano per andare al mare o tornare a casa. Sotto questo aspetto sarebbe utile, viste le decine di vittime e feriti degli anni scorsi. L’attuale carreggiata resterebbe una litoranea comunale al servizio di una zona prettamente turistica e commerciale. La variante proseguirebbe verso sud passando nella zona industriale di Piane Sant’Angelo, non lontano dai capannoni di Amazon. Allontanerebbe così il traffico pesante da San Salvo Marina. Per San Salvo, problema risolto. Per Vasto, solo nella zona meridionale, in contrada San Tommaso. Per il resto, i tir continuerebbero ad attraversare Vasto Marina: nella località balneare e sul litorale nord si attuerebbero interventi di messa in sicurezza, ma nessuno spostamento verso l’interno. Il tracciato resterebbe quello di oggi.

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