Foibe, in 4 comuni del Vastese una rosa per Norma Cossetto, seviziata e uccisa dai titini

«Si è conclusa la sesta edizione della manifestazione Una rosa per Norma Cossetto, promossa in tutta Italia dal Comitato 10 Febbraio, che ha voluto onorare la memoria della giovane studentessa istriana, seviziata e uccisa nel 1943 dai partigiani di Tito. In provincia di Chieti si sono tenute le manifestazioni nei comuni di Casalbordino, Cupello, Monteodorisio e San Salvo, patrocinate e presenziate dalle rispettive amministrazioni». Lo comunica il Comitato 10 Febbraio della provincia di Chieti.

San Salvo

«Norma Cossetto, una studentessa universitaria, laureanda in lettere e filosofia presso l’Università di Padova, fu violentata, infoibata e uccisa dai partigiani titini la notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943. Rinchiusa nelle carceri di Parenzo, fu legata ad un tavolo e violentata ripetutamente da diciassette aguzzini. Una donna che abitava li vicino la sentiva implorare pietà, chiedere acqua, invocare la mamma. Condannata a morte, fu condotta fino all’orlo della foiba di Surani, dove fu nuovamente violentata, le furono recisi i seni, spezzate braccia e gambe e fu sottoposta ad ulteriori orrori prima di essere infoibata. I suoi aguzzini volevano cancellarne il ricordo, far sparire il suo cadavere, annientare la sua esistenza. Non sapevano che il loro gesto criminale avrebbe consegnato Norma all’immortalità. Non sapevano che avrebbero trasformato Norma nel simbolo delle donne che, ancora oggi, in tempo di pace e durante i conflitti armati, sono vittime di violenze e dei cosiddetti “stupri di guerra”. Norma scelse di non rinnegare la sua italianità e restò italiana fino all’ultimo respiro. Anni dopo, su indicazione del professor Marchesi, a Norma fu conferita la laurea honoris causa dall’Università di Padova. Il presidente Ciampi le conferì la medaglia d’oro al merito civile».

Monteodorisio

«Con queste manifestazioni, abbiamo omaggiato Norma Cossetto con l’obiettivo di ricordare tutte le donne vittime di femminicidio e tutte le donne che ogni giorno subiscono violenze all’interno delle proprie mura domestiche e in scenari di guerra», dichiara Andreana Colangelo, commissario del Comitato 10 Febbraio provincia di Chieti. «Troppe sono le pagine che sono state strappate dal libro della storia, è nostro dovere dunque preservare il ricordo di tali crimini, affinché questi non si verifichino mai più. Rinnovare la memoria dei Martiri delle foibe e degli Esuli è un dovere, trasmetterla alle nuove generazioni è un obbligo morale. Ringrazio i Comuni di Casalbordino, Cupello, Monteodorisio e San Salvo per aver aderito, patrocinato, e sostenuto con fierezza l’iniziativa, dimostrando così una grande sensibilità storica».

Casalbordino

«Appuntamento al 10 febbraio 2025, Il Giorno del Ricordo, con iniziative sparse in Provincia di Chieti, per commemorare i 20mila connazionali infoibati e i 350mila esuli dal confine orientale d’Italia. Per adesioni, informazioni e iniziative, contattare il Comitato 10 Febbraio della provincia di Chieti alla seguente mail: comitato10febbraioprchieti@gmail.com».

Cupello

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