Ok all’abbattimento di 469 cervi. Lo ha deciso, oggi 9 ottobre, il Tar Abruzzo rigettando l’istanza presentata dalle associazioni che avevano chiesto la sospensione della delibera della giunta regionale. La citata delibera prevede l’uccisione degli esemplari di cervo nel periodo temporale che va dal prossimo 14 ottobre al 15 marzo 2025 «nei 2 comprensori regionali ricompresi nei territori degli Atc Avezzano, Sulmona, Subequano, L’Aquila e Barisciano e al di fuori delle aree protette e delle aree ad esse contigue».
Il tribunale amministrativo nell’ordinanza scrive che «non essendo stato monitorato l’intero territorio regionale, il numero ottenuto è certamente una sottostima del numero di cervi attualmente presenti». Inoltre, il Tar mette al primo posto la sicurezza stradale: «nell’ambito del bilanciamento degli interessi in conflitto, a fronte di un rischio per la specie che è solo allegato e non dimostrato, il collegio ritiene di poter dare preminenza a quello della sicurezza stradale che include anche la tutela dell’incolumità fisica degli individui».
Per le associazioni i tempi sono stretti per fermare i cacciatori, considerato che il via libera ci sarebbe tra soli cinque giorni. La strada che potrebbero percorrere è quella del Consiglio di Stato.
La decisione del Tar è stata favorevolmente accolta dal presidente Marco Marsilio: «L’ordinanza del Tar riporta la corretta gestione avviata dall’assessorato all’Agricoltura e alla caccia, confermando la necessità di contenere il numero dei cervi e tutelare il lavoro degli agricoltori e conferma la legittimità delle nostre decisioni».