Gran parte del corso del torrente Buonanotte ripulito, ma il tratto finale prima della foce resta una giungla. Dopo essercene occupati negli ultimi due anni, torniamo a parlare dello stato del corso d’acqua che separa i territori di Vasto e San Salvo. Nell’ottobre 2022 la Regione ha stanziato 100mila euro a favore del Comune di San Salvo per la ““Riapertura sezioni di deflusso e pulizia alveo” del torrente.
Il Buonanotte, infatti, nel marzo del 2015 straripò causando ingenti danni a San Salvo Marina e negli attigui camping in territorio di Vasto. Gli amministratori locali imputarono allo stato del corso d’acqua, completamente invaso da vegetazione e detriti, la responsabilità di quanto accaduto. Quindi, due anni fa, quei timori – di residenti e amministratori – sono riemersi davanti al “muro verde” che è possibile osservare dal ponte ciclopedonale.
Oggi qual è la situazione? Quei lavori finanziati sono stati portati a termine il 29 aprile 2024 dalla ditta Asfalti Trigno per un importo complessivo di 84.471 euro. Come emerso già in precedenza, gli interventi hanno riguardato il tratto che termina in corrispondenza del sovrappasso della Statale 16. Oggi la differenza è ben visibile: l’ultimo tratto è completamente invaso da un fitto canneto e al centro del corso è visibile anche un albero cresciuto, nel frattempo, dall’ultima e unica pulizia avvenuta nel 2017. Non mancano i rifiuti, tant’è che fino a qualche tempo fa si intravedeva anche una vecchia bicicletta sul greto del fiume.
Contattato sull’argomento, il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici del Comune di San Salvo, Eugenio Spadano, aggiunge un altro elemento sulla gestione di quella porzione di territorio al centro da sempre di un rimpallo di competenze. «Il contenzioso sulla competenza del Buonanotte – dice Spadano – è approdato a una transazione. È stato stabilito che compete al 55% al Consorzio di bonifica Sud e al 45% alla Provincia di Chieti, mentre il Comune di San Salvo ha il ruolo di controllo».
Un eventuale prossimo intervento di pulizia, quindi, sarà in capo a questi due enti (Consorzio e Provincia), «Si sono ricreati 3o cm di residui sul fondo – dice ancora Spadano – Quando ci fu l’alluvione, ce n’erano circa 2 metri di residui. Solleciteremo, quindi, i due soggetti a fare sì che il torrente sia periodicamente pulito».
Dalla Provincia di Chieti, il consigliere Carlo Moro, assicura che «una somma è stata già stanziata per la pulizia del tratto alla quale dovrà compartecipare anche il Consorzio».