«Fermare il genocidio», il 12 ottobre il sit-in di solidarietà con Palestina e Libano

In occasione della giornata di mobilitazione in solidarietà alle popolazioni palestinesi e libanesi promossa dalla Comunità palestinesi d’Italia, la Casa del Popolo “La conviviale” scende in piazza a Vasto.

«Oltre 70 anni di occupazione della Palestina da parte di Israele e un anno di indiscriminati bombardamenti della Striscia di Gaza e del Libano, hanno già provocato la morte di oltre 42mila civili, di cui oltre 10mila bambini, moltissimi dei quali non avevano ancora compiuto un anno. In quella terra l’umanità è stata seppellita sotto tonnellate di bombe lanciate indiscriminatamente su case, scuole, ospedali e con la riduzione alla fame di milioni di persone».

«L’Italia, con il suo sostegno politico e militare a Israele, è complice di quella che lo storico israeliano Ilan Pappé ha definito come pulizia etnica contro la popolazione palestinese – continua La conviviale – La guerra mondiale a pezzi di cui quella in Medio Oriente è parte, si traduce da noi in economia di guerra che taglia la spesa pubblica, i salari e i diritti. Gli aumenti dei prezzi, il cosiddetto “decreto sicurezza” n. 1660 e l’annuncio di ulteriori sacrifici ne sono la più lampante dimostrazione. E mentre i titoli di borsa dell’industria delle armi aumentano, i nostri salari restano fermi. Di fronte a tale scenario di guerra non possiamo restare indifferenti. Vogliamo, invece, restare umani».

«Per questo, in occasione della giornata di mobilitazione promossa dalla Comunità palestinese, sabato 12 ottobre, saremo in piazza Barbacani, alle ore 17:30, con un sit-in a cui hanno già aderito alcune realtà associative e sindacali».
Hanno aderito al momento Casa del Popolo “La Conviviale”, Arci, Cobas lavoro privato Chieti- Pescara, USB, Potere al Popolo Abruzzo, Slai Cobas, CGIL Chieti.

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Comments 1

  1. Rosaria Sabelli says:

    In riferimento alle manifestazioni di solidarietà per la Palestina,la prima azione sarebbe smettere di inviare armi e mi ha scandalizzata la Segre( diventata famosa e senatrice per essere scampata ad Auschwitz come se ciò già non bastasse! e che gira l’Italia a nostre spese) aver detto che ” definire genocidio ” ciò che Israele mette in atto in Palestina uccidendo civili ed oltre 10.000 bambini,È UN PAROLONE!!!Non dovrebbe essere dalla parte dei martoriati o quanto meno super partes????

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