Frangiflutti a Vignola, il comitato del no: «Mancanza di trasparenza del Comune»

«Forte preoccopazione e indignazione per la gestione del progetto anti-erosione a Vignola da parte del Comune di Vasto». Così il comitato Litorale vivo: ambiente, sport e cultura costiera reagisce alla notizia dello slittamento dei tempi della valutazione di incidenza ambientale della Regione Abruzzo sulla costruzione delle scogliere frangiflutti davanti alla spiaggia di Vignola. A chiedere un secondo rinvio di 20 giorni è stata l’amministrazione comunale di Vasto, che già aveva ottenuto un’analoga proroga per presentare la documentazione mancante [LEGGI]. I surfisti, riuniti in comitato, protestano perché le barriere soffolte respingerebbero le onde, rendendo impossibile praticare il surf.

Vasto, 3 febbraio 2024: il flash mob dei surfisti del comitato Litorale vivo

«Il recente rinvio – si legge in una nota del sodalizio di cui è presidente Antonio Mercorio – richiesto dal Comune per la presentazione della documentazione mancante al Comitato Via (valutazione di impatto ambientale, n.n.r.) regionale dimostra come, sin dall’inizio, il progetto sia stato portato avanti senza un’adeguata valutazione delle alternative e senza il necessario approfondimento tecnico. Già il Comitato Via, lo scorso 10 settembre, aveva sollevato gravi mancanze nella documentazione presentata, evidenziando l’assenza di studi approfonditi su onde e correnti, elementi fondamentali per qualsiasi intervento costiero. Inoltre, il Comitato ha rimarcato come non siano stati esplorati interventi alternativi, meno impattanti, più efficaci e meno costosi, in linea con le reali esigenze del territorio. Il Comune di Vasto infatti ha portato avanti un progetto che il Comitato considera insostenibile, in quanto non solo ignora le caratteristiche uniche della baia di Vignola, ma non prende in considerazione soluzioni più ecologiche e adeguate, come la bio-ricostruzione del contesto vegetativo preesistente e oggetto di progressivo depauperamento, trattandosi di soluzioni già previste dalle prescrizioni regionali. Questo approccio non solo minaccia un ecosistema prezioso, ma danneggia anche gli interessi di chi, come il nostro Comitato, vuole promuovere uno sviluppo costiero appunto sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Il Comitato denuncia la mancanza di trasparenza e di attenzione verso le osservazioni presentate durante la procedura di Valutazione di incidenza ambientale, che sono state sistematicamente ignorate. Tali osservazioni, supportate da studi tecnici e proposte alternative, avrebbero potuto portare a un progetto  meno invasivo, preservando la baia e le sue peculiarità naturali. Il Comitato Litorale vivo chiede con forza che il Comune di Vasto e le autorità competenti riconsiderino il progetto, esplorando soluzioni più compatibili con le esigenze ambientali, economiche e sportive del territorio. Non si può – afferma l’organizzazione ambientalista – sacrificare un patrimonio naturale per un progetto mal concepito e inefficace. È necessario fermarsi e ripensare il futuro di Vignola in chiave sostenibile, coinvolgendo tutti i gruppi di interesse in un processo decisionale trasparente e inclusivo».

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