La seconda vita dell’ex Cotir deve ancora iniziare. La prima è ormai un’agonia, viste le condizioni sempre più disastrose della struttura di contrada Zimarino. Anno dopo anno, spariscono i macchinari agricoli abbandonati nelle serre, mentre per rubare cavi e materiale elettrico dai controsoffitti i ladri devastano ulteriormente gli interni del fabbricato a ferro di cavallo che ospitava uffici, laboratori e alloggi per il personale. Seconda vita significa trasformare in una fabbrica di idrogeno per auto e mezzi pubblici quello che fu un centro di ricerche agricole della Regione Abruzzo, chiuso da sette anni. Ma i fondi non bastano e il tempo stringe. Col rischio di perdere anche i 10 milioni già erogati dal Pnrr.
Servizio di Michele D’Annunzio e Antonino Dolce – Video di Nicola Cinquina