La Stellantis sta progettando un impianto per la produzione di biometano per fornire energia allo stabilimento abruzzese abbattendo così i costi. A rivelarlo è il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, che nel commentare l’esito della prima edizione dell Val di Sangrò Expò aggiunge: «La ex Sevel, oggi Stellantis, sta progettando un impianto di biometano in un lotto di più di un ettaro e mezzo di superficie, per la precisione 16mila metri quadrati, che fornirà il 20% dell’energia che serve allo stabilimento».
La multinazionale ha intrapreso questa strada già in altre regioni. Ad esempio, è notizia dei giorni scorsi, dei provvedimenti approvati dal consiglio regionale della Basilicata per favorire la realizzazione di una centrale simile a servizio dello stabilimento di Melfi. In Abruzzo tale investimento è ancora ai primissimi passi.
Borrelli ha citato il progetto Stellantis nella disanima sullo stato delle infrastrutture il cui stato è stato definito indietro di 40 anni: «Non sono mai state messe ai livelli che meritano le produzioni di questo territorio (tutte le produzioni, non solo l’automotive) che competono a livello planetario. C’è la condizione di pressocché totale abbandono dell’area industriale gestita da Arap (Azienda regionale attività produttive)».
Proprio in riferimento all’Arap e alla futura centrale, Borrelli aggiunge che «i soldi per l’acquisto di questo lotto (il terreno necessario alla realizzazione della centrale, ndr) andranno all’Arap, che riscuote anche le quote condominiali delle varie industrie lì allocate. Ditemi voi se l’area produttiva più importante di Abruzzo e del Centro Italia può stare ancora nelle condizioni in cui sta, oggi, alla fine del 2024».