Di Paolo e Calvano, i due agenti di polizia locale: «Così abbiamo ritrovato Graziella»

Massima Di Paolo e Roberto Calvano raccontano il momento del ritrovamento di Liliana Grazia Menna, l’85enne scomparsa ieri pomeriggio a Vasto. Ventiquatt’ore di ricerche senza sosta condotte da vigili del fuoco, carabinieri, commissariato, polizia locale, protezione civile con l’ausilio di droni, elicottero e unità cinofile dei vigili del fuoco e di Armando Rucci, istruttore nazionale Fisa. La donna era caduto in un canale irriguo ai margini di un ampio vigneto in località Codalfa, vicino a contrada San Lorenzo. Lì si erano concentrate le squadre di ricerca dopo che la sezione informatica dei pompieri di Imperia aveva individuato la cella telefonica agganciata dal cellulare di Graziella e l’area in cui il segnale del cellulare era ancora attivo. Alla donna era caduto il telefono mentre, alle 19 di ieri, stava parlando coi familiari che le chiedevano dove si trovasse. Il telefonino è stato ritrovato nella tarda mattinata nel vigneto, sotto un altissimo viadotto dell’A14. A quel punto, è stato chiaro che la donna non potesse essere andata molto lontano. “Elody è un cane addestrato con tutte le tecniche di ricerca delle persone scomparse”, spiega Rucci. “Per due volte si è buttata in quel canale”. Nel pomeriggio le perlustrazioni sono state intensificate in tutta quella zona coltivata, ispezionata palmo a palmo anche con l’arrivo della squadra aerea dei vigili del fuoco e il supporto della polizia locale. Proprio setacciando il margine esterno del vigneto i due agenti hanno notato la presenza della donna.

Intervista di Michele D’Annunzio – Video di Nicola Cinquina

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