Stellantis garantisca il futuro dello stabilimento di Atessa. Lo chiedono i Cobas alla dirigenza della multinazionale che produce furgoni in Val di Sangro nell’azienda più grande d’Abruzzo. Il sindacato indice per ottobre lo sciopero degli straordinari e dei recuperi produttivi.
«In questi ultimi anni è stato concesso tutto a Fca, ora Stellantis (straordinari, recuperi obbligatori e passaggio a turnazioni di 17 e poi 18 turni massacranti)», si legge in una nota della Confederazione Cobas. «Vogliamo ricordare che grazie ai sindacati firmatari del Ccsl (contratto collettivo specifico, n.d.r.) e ad una politica sempre meno presente nel territorio, la multinazionale si è fatta l’idea che i lavoratori dell’automotive erano disposti ad accettare qualsiasi condizione di lavoro. Conseguentemente dopo la “spremitura” di questi anni ci è stato dato il ben servito, rivolgendosi allo stabilimento gemello in Polonia, che sembra essere la causa del passaggio da tre a due turni con ricorso alla cassa integrazione in ex Sevel».
«I Cobas ritengono inaccettabile che gli imprenditori guardino solo al profitto e siano scevri da responsabilità sociale. Vogliamo lavorare, ma pretendiamo sicurezza e qualità per garantire il futuro. Quindi diciamo basta a eventuali recuperi produttivi e straordinari obbligatori proclamando lo sciopero: sui recuperi e straordinari obbligatori di tutti i sabati, su ogni turno
produttivo (del 05; 12; 19 e 26) di ottobre 2024, alla Stellantis Atessa Plastic Unit S.p.A. (ex Fca Plastics Unit); su recuperi e straordinari obbligatori di tutte le domeniche, su ogni turno produttivo (del 06; 13; 20 e 27) di ottobre 2024, alla Stellantis Atessa Plastic Unit S.p.A. (ex Fca Plastics Unit)».