Cinque condanne e dieci assoluzioni. È questa la sentenza di primo grado del processo Ellenika, inchiesta sul traffico di droga dai Balcani all’Italia che ha riguardato anche il Vastese dove, secondo i pm, era operativa una cellula di un’organizzazione criminale più ampia strettamente collegata all’Albania.
Questo pomeriggio, il presidente del collegio giudicante, Bruno Giangiacomo, nell’aula magna del tribunale di Vasto, ha letto il dispositivo della sentenza che condanna a Elmas Mersini a 17 anni di reclusione, Filip Koroveshi a 15 anni e 6 mesi, Albjond Xheka a 8 anni e 6 mesi, Donato Sanfelice a 5 anni e 6 mesi e 15mila euro di multa, Saimir Gjecera a 4 anni e 9 mesi e 13mila euro di multa. Per Mersini, Koroveshi e Xheka è stata riconosciuta anche l’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Per i quattro albanesi (Mersini, Koroveshi, Xheka e Gjecera) il giudice ha ordinato anche l’espulsione dallo Stato italiano; inoltre per tutti e cinque i condannati, una volta espiata la pena è stato disposto il ritiro della patente di guida per tre anni.
Assolti Tommaso Tascini, Ciprian Radu Biru, Ergys Lamy, Besmir Bitaj, Enri Belaj, Dritan Krasniqi, Bruno Marfisi, Erjon Koroveshi, Eduard Mersini e Vangjel Gjizari.
L’inchiesta nel 2014 portò al sequestro di due quintali di eroina e allo smantellamento di una rete criminale che si occupava dello spaccio con tre basi in Italia tra le quali una a Pescara, dove nel 2019 sono state emesse 45 condanne.