La giovane Pro Vasto tra deviazioni sfortunate e dubbi arbitrali: ora dieci giorni fondamentali

Prestazioni alla mano dopo due giornate la Pro Vasto avrebbe potuto sorridere con quattro punti in classifica. La realtà racconta di un solo punto frutto di pareggio e sconfitta arrivate contro Ovidiana Sulmona e Sambuceto maledicendo due sfortunatissime deviazioni, risultate entrambe decisive per negare un bottino più ricco ai biancorossi.

Quella sfortunata sulla punizione battuta, all’Aragona, dagli ovidiani a dieci minuti dal novantesimo per l’1 a 1 finale e, una settimana dopo, all’alba della sfida di Sambuceto la deviazione, sugli sviluppi di un angolo, a tradire Palermo e regalare il definitivo 1 a 0 ai viola di casa.

Siamo solo alle prime curve di una stagione che prima del traguardo avrà altre trentadue tappe ma i punti che mancano pesano anche perché dirigenza, staff tecnico e giocatori lamentano già alcune scelte arbitrali tutt’altro che digerite. Un paio di contatti al limite (eufemismo) in area tra andata e ritorno nelle sfide di coppa contro il Giulianova e contro il Sambuceto un altro contatto dubbio e soprattutto il gol annullato a Corrado, per offside, che sarebbe potuto valere il pari.

I vastesi del presidente Raffaele Esposito sperano che a fine anni gli episodi si compensino, nel frattempo mister Mangiapane e il suo staff continuano a lavorare sul campo in vista dei prossimi impegni. Lo fanno, da un mese e mezzo, guidando un gruppo giovanissimo, con un’età media di 22 anni, trend confermato anche nel leggere gli undici di partenza visti finora all’opera.

Gli anziani più utilizzati sono i classe ’98 Tafili e Bellino, sta piacendo molto il più giovane di tutti, il centrocampista classe 2007 Formisano. In campo presenti sempre sette, se non anche otto, under 2000 più i già citati Tafili e Bellino insieme a un altro esperto come il venticinquenne Cusanno. Sta mancando il 2004 D’Angelo assente per infortunio nelle prime due uscite ma pronto al rientro, forse già da domenica.

Tra allenamenti e partite l’impegno di certo non manca ma per un campionato come l’Eccellenza servirebbero almeno un paio di pezzi di provata esperienza tra età e presenze. Anche se va detto che, dopo i primi impegni ufficiali, tra coppa prima e campionato ora, si ha l’impressione, guardando anche tutti gli altri organici, che sia una stagione con un livello tecnico di gran lunga inferiore rispetto a tutte le precedenti stagioni. Non si possono ancora fissare i reali obiettivi di quasi tutte le squadre ma, senza fare nomi, ci sono una decina di squadre al momento costruite per raggiungere nel più breve tempo possibile la salvezza. Magari si abbasserà ulteriormente la quota salvezza rispetto alla passata stagione (42 punti) ma se un anno fa non sono retrocesse abruzzesi dalla Serie D la storia a maggio prossimo potrebbe cambiare. Avezzano e Notaresco sono quelle da tenere più d’occhio, se entrambe dovessero scendere giù, dall’Eccellenza di conseguenza ne retrocederebbero 4 se non addirittura 5 rispetto alle 3 della scorsa stagione.

Una prima chiara istantanea sui reali obiettivi di alcune società la si avrà sicuramente a fine settembre dopo che l’Eccellenza avrà salutato i primi cinque turni. Per capire il reale capitale calcistico dei vastesi saranno fondamentali i prossimi tre match racchiusi nei prossimi dieci giorni: le trasferte domenicali (22 e 29) contro Torrese e Penne intervallate dal turno infrasettimanale di mercoledì 25 che vedrà all’Aragona arrivare i cugini del San Salvo. Sarebbe fuorviante stilare una tabella di marcia a inizio stagione, i prossimi duecentosettanta minuti diranno tanto, la Pro Vasto lo sa benissimo ma dopo un inizio sfortunato punta con decisione alla svolta positiva per regalarsi una stagione ambiziosa.

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