Pasticcio “Vito Tomeo”, il Comune ritira la procedura per l’affidamento dell’impianto sportivo

Assume i contorni di un pasticcio l’affidamento della gestione del campo “Vito Tomeo” di via Stingi a San Salvo. La procedura negoziata è infatti stata ritirata in autotutela dal Comune. Lo si apprende dalla relativa determina del 13 settembre scorso, ma pubblicata solo oggi sull’albo pretorio dell‘ente.

A rispondere all’avviso pubblico di luglio sono state l’Asd San Salvo Calcio 1967 e l’Asd Aquilotti San Salvo, a entrambe le società erano state richieste integrazioni documentali. Il 6 settembre la commissione giudicatrice ha rilevato che «le offerte tecniche di entrambe le associazioni risultano carenti di elementi progettuali idonei alla valutazione nel rispetto dei criteri individuati dalla stazione appaltante. Prende inoltre atto che la lettera d’invito/disciplinare di Gara non dettaglia in maniera esplicita la forma, gli elementi essenziali e le specifiche sugli elaborati da produrre per la presentazione dell’offerta tecnica. Conseguentemente, la Commissione si vede impossibilita a proseguire nei lavori e rimette la documentazione al ruo, dott.ssa Francesca Ciccotosto, per le opportune valutazioni e considerazioni del caso».

Nella stessa determina si apprende che «la Lettera d’Invito/Disciplinare di Gara non esplicitava in modo prescrittivo la redazione dell’offerta tecnica, e risultava mancante di indicazioni inerenti il progetto tecnico e le relative modalità di presentazione dell’offerta tecnica, in quanto per mero errore lo stesso, veniva caricato incompleto sul portale Cuc Associazione dei Comuni del Comprensorio del Trigno Sinello, rendendo l’offerta tecnica non valutabile».

Non solo, lo stesso rup ha «riscontrato criticità anche in merito al punto 15.1 della lettera D’Invito-Disciplinare di Gara disciplinante “Requisiti di ordine speciale” dove viene previsto che: “I soggetti devono essere in possesso dei requisiti di seguito specificati: a) omississ; b) omississ; c) praticare e promuovere sul territorio comunale attività sportive rispondenti al tipo di struttura da affidare e alle attività sportive in essa praticabili, perseguendo, senza fine di lucro, finalità di formazione sportiva, avviamento allo sport a livello agonistico e/o dilettantistico, con promozione e diffusione della pratica sportiva e/o altre finalità educative, ricreative e sociali in ambito sportivo e sociale; d) omississ».

A causa, quindi, di una lettera d’invito e del disciplinare incompleti e non chiari, la gara è stata ritirata con l’obiettivo «di rinviare ad un successivo e tempestivo provvedimento l’indizione di una nuova procedura».
Ad oggi, l’impianto che ospita le partite casalinghe del San Salvo resta senza gestori e, per consentire lo svolgimento di gare e allenamenti delle varie squadre cittadine, l’apertura dei cancelli è stata affidata all’Associazione Nazionale Carabinieri.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *