Eolico su Monte Sorbo, il comitato Via chiede altri studi. La società: «L’interesse pubblico c’è»

Il comitato Via della Regione rinvia la decisione sull’impianto eolico di Monte Sorbo e chiede alla società studi più approfonditi. Si è discusso ieri il progetto presentato dalla Edison Rinnovabili spa per installare quattro torri eoliche in territorio di Carpineto Sinello sul monte simbolo di quel territorio.

La disposizione degli aerogeneratori

Come si legge nel giudizio firmato dalla presidente delegata Erika Galeotti, nella documentazione presentata dalla ditta proponente manca il monitoraggio di almeno un anno per lo studio della fauna, l’analisi di eventuali impatti e la presenza di colonie di chirotteri previsto dalle linee guida per l’eolico approvate dalla Regione all’interno dell’area Iba (Important Bird Areas).
Viene poi ravvisata la carenza documentale sulla cantierizzazione dell’opera «con riferimento alle strade utilizzate per la realizzazione e manutenzione dell’impianto nonché alla movimentazione di terre e rocce da scavo».

Il comitato Via quindi chiede uno studio di Valutazione d’incidenza ambientale (Vinca) appropriato di secondo livello. Questo studio si rende necessario, oltre a quanto già citato, anche perché lo screening presentato e la relazione su avifauna e chirotteri evidenziano impatti significativi per il nibbio reale e per il miniottero comune (famiglia di pipistrelli).

La replica della società sulla diminuzione di area boscata

Intanto, la Edison ha depositato la propria replica all’esito negativo all’istruttoria del servizio Foreste e parchi della Regione chiedendone una revisione. Tali uffici avevano evidenziato che «non si ravvisano motivi di interesse pubblico di rilievo tale da giustificare la irreversibile riduzione di superficie boscata».
Come prevedibile, la società, richiama norme nazionali ed europee che pongono «principi di semplificazione ed accelerazione delle procedure autorizzative degli impianti Fer (Fonte di Energie Rinnovabili), riconoscendo, una volta per tutte, l’interesse pubblico sotteso alla loro realizzazione soprattutto nell’attuale momento storico in cui si avverte l’esigenza (non ulteriormente procrastinabile) di consentire l’implementazione della produzione di energia elettrica secondo modalità che garantiscano la tutela dell’ambiente».

I sindaci si incontrano

Il 9 settembre, i sindaci che già avevano preso parte all’assemblea di San Buono hanno incontrato, in municipio a Gissi, l’assessora alle Attività produttive della Regione, Tiziana Magnacca, e i consiglieri Nicola Campitelli, Francesco Prospero e Silvio Paolucci. Al centro della riunione c’è stata l’individuazione delle aree idonee a ospitare impianti energetici che la Regione dovrà completare entro la fine dell’anno.
L’ulteriore elemento è che entro il 15 settembre, come da invito dell’Anci, i Comuni del Vastese invieranno le proprie proposte in merito. Gli stessi sindaci hanno chiesto paletti stringenti per evitare la proliferazione degli impianti in zone di pregio e da tutelare.

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