L’ambulanza deve entrare nell’area pedonale, ma la sbarra resta chiusa

L’ambulanza deve entrare nell’area pedonale, ma la sbarra non si apre. È accaduto stamattina nel centro storico di Vasto. L’intervento del 118 si è reso necessario perché un uomo era caduto in casa. Attorno alle 9.30 l’ambulanza si è avvicinata alla fioriera elettronica che funge da dissuasore all’ingresso dell’area pedonale urbana di via Santa Maria, ma la sbarra, che di regola si dovrebbe aprire per consentire il transito di mezzi di soccorso e pattuglie delle forze dell’ordine, è rimasta chiusa. A quel punto, il personale sanitario è stato costretto a raggiungere a piedi l’abitazione del paziente. Fortunatamente, le condizioni dell’uomo non erano gravi. A medici e infermieri è stato sufficiente medicarlo sul posto. In tarda mattinata, sempre nella stessa zona, è stato richiesto un secondo intervento per una residente che aveva accusato un malore. I soccorritori hanno provato a entrare da via Marchesani, ma anche in quel caso hanno trovato la fioriera elettronica a impedire l’accesso. Dopo diversi minuti, al transito di un residente, la sbarra si è aperta consentendo all’ambulanza di entrare. Lo riferiscono gli abitanti della zona.

Il precedente

Un episodio analogo era successo a Ferragosto, quando i vigili del fuoco erano intervenuti in via Porta Palazzo, la discesa che costeggia Palazzo d’Avalos. Giunti in piazza Pudente con due mezzi, si erano avvicinati alla sbarra che, anche in quel caso, non si era azionata. L’autopompa era stata costretta a fermarsi, mentre l’automezzo più piccolo era riuscito a passare salendo in parte sul marciapiede e aggirando così la barriera.

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Comments 1

  1. Un Benefattore says:

    queste cose sono quelle che NON devono mai accadere.
    chi è responsabile dell’apertura del varco di accesso DEVE mettere in condizioni chi opera in emergenza (sanità in primis, forze dell’ordine a seguire) di poter passare, in sicurezza.
    Se sussistono abusi c’è qualcos’altro che non va.

    non ho parole, solo parolacce.

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