Una piazza San Vitale viva ha accolto i finalisti del Premio letterario Città di San Salvo: dopo il successo della serata dedicata alla letteratura per ragazzi, ieri sera, venerdì 30 agosto, è stata la volta dei romanzieri emergenti. Tangerinn di Emanuela Anechoum, Tutta la vita che resta di Roberta Recchia, Tua figlia Anita di Paolo Mazzari, Tempesta di Camilla Ghiotto, Gli scordati di Emanuele Firinu, La cantadora di Vanni Lai, Morte per grazia ricevuta di Simona Pedicini, Cronache private di Valentina Parasecolo sono i testi e gli autori e le autrici giunti alla finale del Premio, presentata da Gianni Quagliarella e Kristine Maria Rapino.
Una serata molto intensa, fatta di storie e di racconti, ma anche di leggerezza, con gli intermezzi musicali di Roberta Maria Di Bartolomeo e di Andrea di Criscio, accompagnati dal corpo di ballo ACNOLIMITS, e che ha visto salire sul palco, come ospite d’onore, Massimo Bubola, cantautore, poeta e scrittore, con una carriera segnata dall’amicizia e dalla collaborazione con Fabrizio De Andrè, con la quale scrisse molte delle opere del cantautore ligure, tra cui Don Raffae’.
Con la finale del Premio letterario, il lavoro di mesi e mesi di molte uomini, ma soprattutto di molte donne, volge al termine: un lungo lavoro di selezione e di lettura dei testi che porta, nella serata conclusiva, alla proclamazione di un vincitore.
Ma come funziona il Premio letterario Città di San Salvo?
Il Premio, organizzato dal Comune di San Salvo e dalla Fondazione BCC Valle del Trigno, presenta due giurie: una giuria popolare e una giuria tecnica. La giuria popolare, quest’anno tutta al femminile, e composta da quindici donne, legge singolarmente ogni libro presentato al concorso. Collegialmente, poi, viene fatta una selezione dei romanzi più meritevoli, che vengono scelti e destinati alla giuria tecnica. Successivamente, la giuria tecnica legge i testi preselezionati dalla precedente giuria, decretando il podio, nonché il vincitore del Premio. A sua volta, però, anche la giuria popolare emette un suo verdetto con un suo premio che, come è accaduto in passato, può essere diverso dal podio espresso della giuria tecnica.
Quest’anno, però, il romanzo di Roberta Recchia ha trovato tutti d’accordo: l’autrice del romanzo Tutta la vita che resta, infatti, si è aggiudicata sia il Premio letterario Città di San Salvo, sia il premio della giuria popolare. Si piazza, invece, al secondo gradino del podio Valentina Parasecolo con Cronache private e segue al terzo posto Emanuele Firinu con Gli scordati.
«Dedico il premio ai lettori e alle lettrici che con la loro passione e con il passaparola aiutano a far emergere e a far crescere autori emergenti come noi» ha dichiarato Roberta Recchia al termine della premiazione.
Grande soddisfazione è stata espressa da parte degli organizzatori del Premio, presieduto dalla consigliera comunale con delega alla cultura, Maria Travaglini, che vedono crescere di anno in anno questo concorso: quest’anno sono stati circa sessanta i romanzi presentati al Premio letterario Città di San Salvo, un numero che rende molto orgogliosi quanti si adoperano alla realizzazione di questo evento. Alla serata è intervenuta anche l’assessora regionale Tiziana Magnacca, già sindaca di San Salvo, e presenza ormai storica e assidua del Premio letterario.