Virus West Nile: le zanzare infette nel Vastese, primo “probabile” caso umano ricoverato a Pescara

Dopo l’avviso diramato stamattina, emergono ulteriori dettagli sulla presenza in provincia di Chieti dei virus “West Nile” e “Usutu”. La sorveglianza integrata prevista dal piano operativo regionale ha infatti permesso di riscontrare la positività al “West Nile” virus su di un pool di zanzare (specie culex pipiens) prelevate da un sito di sorveglianza entomologica posizionato a Vasto, in una zona al confine con Casalbordino Lido.

Tale riscontro è avvenuto il 18 giugno. Si tratta del primo riscontro di positività al Wnv nel territorio regionale «che richiede massima attenzione e tempestività nell’implementazione di misure di prevenzione e controllo nelle aree interessate», si legge in una comunicazione della giunta regionale alla Asl Lanciano Vasto Chieti. L’individuazione della circolazione del virus richiede l’attivazione tempestiva di misure preventive di Sanità pubblica che «prevedono da una parte l’attuazione di interventi di controllo del vettore (in questo caso zanzare), per ridurne il rischio di circolazione e diffusione, e dall’altra l’attuazione di misure precauzionali per prevenire la trasmissione dell’infezione all’uomo e agli equidi».

Il primo caso definito “probabile” di infezione dell’uomo riguarda, sempre secondo una nota della giunta regionale, una persona domiciliata a San Salvo e ora ricoverata all’ospedale di Pescara. La diagnosi di tale primo caso di infezione da virus West Nile è stata effettuata nella giornata di ieri dal laboratorio di riferimento regionale per le Arbovirosi dell’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise (Izsam). 

Ai Comuni interessati quindi si chiedono le seguenti azioni:
1. Potenziare gli interventi di lotta antilarvale nelle aree in cui sono presenti abitazioni private, luoghi di vacanza, parchi pubblici e aree ricreative, strutture sanitarie e socio-sanitarie (es. ospedali, Rsa, case di riposo).
2. Prevedere interventi straordinari preventivi con adulticidi nel caso in cui sia in programma una manifestazione/evento che comporti il ritrovo di molte persone in aree all’aperto (aree non interessate dalla disinfestazione ordinaria preventiva con larvicidi) nelle ore serali (tra il crepuscolo e la notte).
3. Potenziare gli interventi comunicativi nei confronti dei cittadini sull’importanza di attuare misure di protezione individuale in ambienti all’aperto e al chiuso (es. utilizzo di repellenti antizanzare per proteggersi dalla puntura di zanzara, vaporizzatori o erogatori elettrici di insetticidi in ambienti chiusi e/o zanzariere alle finestre).
4. Favorire l’attuazione di misure preventive da parte dei cittadini nelle proprietà private, in particolare in aree sensibili come balconi, cortili, giardini, cimiteri e orti per prevenire il ristagno di acqua e la proliferazione e circolazione delle zanzare.

Il piano regionale intanto si è incentrato su:
– promozione tra i cittadini, in particolare nel periodo di maggiore attività vettoriale (maggio-ottobre), dell’attuazione di misure di prevenzione individuali per evitare la puntura di zanzara e misure comportamentali per ridurne la presenza e circolazione nei luoghi di vita, di lavoro e di assistenza sanitaria;
– individuazione precoce di casi umani “probabili” da parte dei medici di medicina genarale, dei Pls e dei medici ospedalieri (a partire dai pronto soccorsi) sulla base dei criteri clinici e degli esami di laboratorio previsti, tenuto conto anche dello specifico contesto epidemiologico locale in cui si è delineata la presenza di zanzare infette;
– segnalazione tempestiva del sospetto di caso “umano” al Servizio di Igiene e Sanità pubblica di competenza;
– comunicazione agli operatori sanitari che operano in ambito ospedaliero e territoriale lo specifico rischio per favorirne la massima collaborazione.

La nota della Regione poi spiega che «la circolazione di vettori infetti (zanzare) favorisce un maggiore rischio di esposizione dei cittadini al virus West Nile e quindi a potenziali rischi per la loro salute, in particolare nei confronti di anziani, fragili e bambini. La trasmissione virale all’uomo si realizza attraverso la puntura di zanzara infetta (vettore-uomo) oppure attraverso altre modalità, più rare, quali trapianto di organi, trasfusione di emocomponenti e trasmissione madre-feto in gravidanza. La maggior parte delle persone infette si presenta asintomatica. Tra i casi sintomatici la maggior parte presenta sintomi leggeri (circa il 20%) mentre in meno dell’1 % circa possono presentarsi sintomi più gravi che possono condurre fino alla paralisi e al coma con effetti neurologici talvolta permanenti (malattia neuro-invasiva)».

Vari Comuni hanno già reso note le date dei nuovi interventi di disinfestazione, tra questi Vasto (questa notte e mercoledì e giovedì prossimi) e Cupello (venerdì e sabato nel centro abitato e tra martedì e mercoledì nelle contrade Montelfano e Ributtini).

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