FdI contro la guida Sasi: «Serve una leadership competente, non basta una tessera di partito»

«Stucchevole tentativo di dipingersi come una vittima». I tre consiglieri comunali di Fratelli d’Italia di Vasto bocciano la lettera aperta di ieri di Gianfranco Basterebbe e lasciano presagire una resa di conti sulla guida della società. Il presidente della Sasi chiedeva una moderazione dei toni accesi che in queste settimane hanno accompagnato l’emergenza idrica.

Francesco Prospero, Vincenzo Suriani e Guido Giangiacomo ricordano a Basterebbe di aver tirato in ballo la Regione «accusandola di non aver fornito le risorse necessarie per fronteggiare la crisi idrica», affermazioni che non risponderebbero al vero perché «la Sasi ha ricevuto ben 75 milioni di euro in finanziamenti, risorse che in parte non sono state utilizzate e in parte sono state gestite in maniera inadeguata».

Giangiacomo, Prospero e Suriani

«Non possiamo accettare che Basterebbe tenti di sviare l’attenzione dalle sue evidenti responsabilità con un vittimismo fuori luogo – dicono i tre consiglieri – La gestione della crisi idrica da parte della Sasi è stata caratterizzata da una serie di errori e mancanze, e una volta superata l’emergenza, sarà indispensabile un esame approfondito della sua conduzione. Questa valutazione dovrà essere effettuata dall’Ersi (Ente Regionale Servizio Idrico Integrato) e dall’assemblea dei sindaci».

Le ultime righe della risposta dei tre esponenti di FdI rivelano, poi, come sulla Sasi incomba anche lo scontro politico per la sua leadership: «Per guidare un’azienda come la Sasi non basta possedere una tessera di partito. Serve una leadership competente, capace di affrontare le sfide con trasparenza e responsabilità. Purtroppo, finora la gestione di Basterebbe ha dimostrato il contrario, con risultati che parlano da soli e con gravi ripercussioni sulla qualità del servizio e sulla vita dei cittadini. Questo non può e non deve essere dimenticato, e siamo determinati a garantire che, una volta finita l’emergenza, venga fatta piena luce su quanto è accaduto e sulle responsabilità in gioco».

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