Non si placa la polemica sulle concessioni balneari a Vasto Marina affidate senza gara. Nei giorni scorsi il Comune ha pubblicato altre sei istanze per il rilascio di altrettante concessioni a ridosso delle aree Sic della marina: i lotti 18, 20, 22, 29, 21 e 8, tutte aree ricadenti all’interno della planimetria tav. 8 del Piano di gestione del Sito di Interesse Comunitario. Con tale metodo, nelle scorse settimane, erano state affidate altrettante concessioni (per un totale, quindi, di 12).
A evidenziare dubbi su tali assegnazioni è il circolo di Fratelli d’Italia che già aveva sollevato dubbi riguardo una procedura selettiva «che non rispetta i principi di imparzialità, non discriminazione, parità di trattamento, massima partecipazione, trasparenza e adeguata pubblicità».
Il segretario FdI, Piernicola Carlesi, spiega che «la procedura adottata dal Comune di Vasto, dietro la copertura di un procedimento amministrativo semplificato, vuole far credere di aver soddisfatto i criteri di gara, selezione dei concorrenti ed evidenza pubblica, ma così non è. Il Comune avrebbe dovuto indire una gara per tutte le aree in questione, consentendo la partecipazione al maggior numero possibile di operatori, con regole di preferenza trasparenti e canoni adeguati, come previsto dagli strumenti urbanistici del Comune stesso».
Questa volta Carlesi cita anche la recente segnalazione del presidente dell’Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), Roberto Rustichelli, sulle criticità concorrenziali relative alle concessioni demaniali marittime per attività turistico-ricettive. L’Agcm condanna l’uso di procedure di concessione «prive di corretto confronto concorrenziale, mediante forme procedimentali di avvio su istanza di parte e per un limitato periodo di tempo, simili a quelle usate dal Comune di Vasto».
«Un bene demaniale, economicamente contendibile, può essere dato in concessione ai privati per scopi imprenditoriali solo all’esito di una procedura comparativa ad evidenza pubblica. Tuttavia, dalla cosiddetta procedura “comparativa” del Comune di Vasto, non è possibile individuare in modo oggettivo, trasparente e proporzionato i criteri di assegnazione delle concessioni demaniali, né conoscere il punteggio massimo attribuibile alla valorizzazione dell’offerta economica, alla durata, o al valore degli investimenti. Questo perché non esistono criteri pubblici di scelta a monte, ma solo l’iniziativa del privato. La gestione della cosa pubblica richiede un approccio diverso».
Non preoccupatevi più di tanto in quanto stanno per arrivare gli Sceicchi e vinceranno tutte le gare tanto volute dall’Europa…preparate le zappe perchè si tornerà a lavorare la terra come 60 anni fa ma non per guadagnarci ma per SOPRAVVIVERE…un Kg di pane € 6,00 ripeto DODICIMILALIRE……povera Italia.
Scommetto che sono state date a nomi gia’ conosciuti nel campo.