La lettera aperta di Basterebbe: «I politici non contribuiscano alla disinformazione»

Al centro di critiche e polemiche da settimane, il presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe, scrive una lettera aperta agli organi di stampa chiedendo, soprattutto a chi riveste ruoli politici, di abbassare i toni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è il post pubblicato qualche giorno su Facebook dal senatore Etelwardo Sigismondi. Il coordinatore abruzzese di Fratelli d’Italia ha condiviso il breve video di un rivolo d’acqua parlando di dispersione idrica.

«Sono rimasto finora in silenzio limitandomi a spiegare e chiarire le ragioni di questa crisi ma le inesattezze, le falsità e i ripetuti e pesanti attacchi meritano una risposta – scrive oggi Basterebbe – Ho sempre privilegiato, fin dal mio insediamento, il dialogo e il confronto con la profonda convinzione che solo collaborando fuori da personalismi e da sterili polemiche si possa lavorare a beneficio della comunità».

Gianfranco Basterebbe

«La crisi idrica che ci ha colpito e che ha raggiunto connotati emergenziali con i conseguenti disagi è stata, soprattutto in queste ultime settimane, oggetto di strumentalizzazioni utilizzate per esacerbare le contrapposizioni politiche, cercando cosi di conquistare una maggiore visibilità, “pescando” sul terreno fertile dei problemi dovuti alla mancanza d’acqua. Ho dovuto purtroppo rilevare come la mia persona e la società che mi onoro di presiedere siano diventati facile bersaglio per accuse e critiche spesso prive di fondamento da parte di qualche utente, ma soprattutto di persone politicamente esposte».

«Sono consapevole delle enormi difficoltà dovute alla carenza della risorsa idrica e comprendo l’esasperazione dei cittadini ma non gli attacchi ingiusti e ingiustificati da parte di chi dovrebbe anche conoscere l’attuale situazione con le oggettive difficoltà perché ricopre ruoli istituzionali. A quanto pare così non è. L’ultima dichiarazione lanciata al solo scopo di rinfocolare proteste e polemiche, è quella contenuta nel post pubblicato sui social, qualche giorno fa, dal senatore Etel Sigismondi rispetto a una presunta perdita della rete di acquedotto del Comune di Vasto gestita dalla Sasi».

Etel Sigismondi

«Desidero chiarire che si tratta in realtà di acqua sorgiva non gestita, affiorata a seguito di lavori effettuati per l’attivazione di un cantiere privato. I nostri tecnici, ricevuta la segnalazione, sono prontamente intervenuti e hanno escluso ogni nostra responsabilità. Questa la verità di un fatto diventato l’ennesimo pretesto per attaccare la mia persona e la società che rappresento. Assisto ormai ogni giorno a tentativi di questo tipo e colgo l’occasione per invitare il senatore Sigismondi e altre personalità del mondo politico ad approfondire meglio le fonti delle notizie per non contribuire, magari inconsapevolmente, a mistificare la verità favorendo così una informazione fuorviante e non corretta».

«Tengo a rassicurare tutti che la Sasi ha operato e continua ad operare con diligenza e attenzione, con competenza e spirito di servizio per far fronte a questo periodo fortemente critico. Eventuali aspetti operativi residuali saranno oggetto di una seria e approfondita analisi una volta superata la fase emergenziale. Il consiglio di amministrazione che presiedo ha lavorato duramente sin dal mio insediamento per trasformare la Sasi in una società solida e stabile, capace di avvalorarsi come stazione appaltante di oltre 80 milioni di euro di finanziamenti pubblici. Per questo mi indigno davanti a talune affermazioni gratuite e ingiuste».

«Una volta superata l’emergenza, sarà mia premura organizzare un incontro con le Istituzioni per presentare un resoconto dettagliato della gestione ed illustrare i risultati raggiunti. Nel frattempo, spero vivamente che la veemenza verbale e le false illazioni riservate alla mia persona e alla società si plachino. Auspico che si possa affrontare questa situazione con spirito di collaborazione e onestà intellettuale, elementi essenziali per trovare soluzioni efficaci a beneficio di tutti gli utenti».

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