Crisi idrica nel Vastese, Regione chiede al governo lo stato di emergenza nazionale

Per la crisi idrica nel Vastese sarà indetto lo stato di emergenza nazionale. La Regione Abruzzo ha chiesto al governo Meloni di avviare le procedure emergenziali. Stamattina riunione da remoto tra gli assessori regionali all’Ambiente, Emanuele Imprudente, e alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, e i sindaci del Vastese. Imprudente ha comunicato ai rappresentanti del territorio che è stata istituita, per affrontare la crisi idrica, una cabina di regia regionale, che si è riunita già tre volte con i rappresentanti di Ersi (ente regionale per il servizio idrico), Protezione civile, Consorzi di bonifica, Arap (azieda regionale per le attività produttive) Asl ed enti di gestione delle reti. Avviato l’iter, in collaborazione con la Protezione civile, per il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale. Autorizzato anche il prelievo d’acqua sotto la soglia del deflusso minimo vitale del Trigno. A chiedere la captazione d’emergenza era stato il presidente del Consorzio di bonifica sud, Nicolino Torricella, di fronte alla veloce diminuzione del livello di risorsa idrica nell’invaso di Chiauci.

Intanto si va costituendo anche a task force provinciale, che sarà coordinata dalla Prefettura di Chieti.

In aggiornamento

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