Tre comuni del Vastese senz’acqua da cinque giorni. Popolazione al limite dalla sopportazione a Gissi, Furci e San Buono. L’acqua non fa in tempo a tornare a sgorgare dai rubinetti che il flusso viene interrotto di nuovo: «Torna alle 17 e alle 18-18.15 già non c’è più», racconta preoccupato Nicola Zerra, sindaco di San Buono, nell’incontro tra i sindaci e i dirigenti della Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato (acqua, fogne e depurazione) in 87 comuni della provincia di Chieti. «Se si rompe una pompa di sollevamento, rimaniamo totalmente a secco». La sorgente del fiume Sinello è ai minimi storici.
Le interviste ai sindaci di Gissi, Agostino Chieffo, Furci, Fabio Di Vito, e San Buono, Nicola Zerra
Bisogna fare come i cinesi. Un piano quinquennale per accumulare acqua durante l’inverno con invasi e dighe. Però deve essere rispettata la scadenza. La diga permette anche di produrre elettricità a costo zero e senza inquinamento. Ma le multinazionali non vogliono questo xchè non ci guadagnano. I loro guadagni è sul gas, petrolio e pale eoliche.
Da ex imprenditore, mi ricordo bene, che quando un fornitore non rispettava il contratto c’era la recessione immediata, con il rimborso dei danni. Ma soprattutto il subentro di un fornitore affidabile. Non capisco perché non lo fa chi ha firmato il contratto con la Sa.Si. Se è vero ché è un suo disservizio.? Da turista, vi dico che avtete fotto una pessima figura.