Il car sharing a Vasto, il Comune ci prova: individuate le aree, si cercano operatori interessati

Il Comune di Vasto intende sperimentare in città l’introduzione del car sharing, il sistema di condivisione di auto tra cittadini che negli anni ha preso piede soprattutto nei grandi centri urbani. Lo si apprende dall’atto di indirizzo approvato dalla giunta qualche giorno fa. Il Comune con questo primo passo intende sondare, tramite un avviso pubblico per manifestazione d’interesse, la presenza di operatori disponibili ad attivare il servizio dal quale si attendono «decongestionamento del traffico e dell’inquinamento atmosferico».

La modalità scelta per il car sharing vastese è quello “station base”, cioè basato su stazioni in cui il noleggio viene avviato e concluso in stalli predefiniti. Allo scopo sono state individuate cinque stazioni: piazza Rossetti, il terminal bus di via dei Conti Ricci, Stella Maris a Vasto Marina, la stazione ferroviaria Vasto-San Salvo e quella del porto di Vasto. Ognuna di queste cinque stazioni prevede due stalli (quindi per un totale di dieci) dati in concessione fino al 31 dicembre 2026.

Le stazioni di sosta individuate

Oltre ai menzionati spazi, eventuali operatori che non ottengano la relativa aggiudicazione, potranno svolgere il servizio dimostrando di «disporre di spazi privati accessibili al pubblico da destinare alla sosta dei veicoli e aventi le caratteristiche necessarie a garantire il rispetto delle modalità di svolgimento dell’attività previste dall’amministrazione».
Nei termini del servizio è previsto anche un canone mensile, a favore dell’ente, di 150 euro per ogni veicolo elettrico presente nella flotta.

Infine, il Comune di Vasto si riserva, al termine della concessione e previa valutazione del relativo stato manutentivo, «di acquisire in proprietà tutte le opere, costruzioni e impianti (segnaletica verticale o eventuali elementi dissuasori di sosta ecc.), che dovessero essere realizzati dal concessionario sugli stalli, previa autorizzazione del Comune, con espressa esclusione, a qualunque titolo, di qualsiasi forma di indennizzo o di corrispettivo a carico dello stesso Comune».

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