Ripristino degli orologi del campanile, «Dagli amministratori superficialità e voglia di apparire»

Marco Antenucci (Cupello nel cuore) interviene sui lavori di sostituzione degli orologi del campanile di Cupello danneggiati dal maltempo nel 2023. Il consigliere comunale di minoranza ripercorre le tappe che avevano visto impegnati alcuni cittadini nella ricerca di fondi, ora estromessi dagli interventi programmati dall’amministrazione comunale.

«A seguito dei danni riscontrati sull’orologio del nostro amato campanile durante l’anno 2023, alcuni volenterosi, in collaborazione con il nostro parroco don Nicola, e parte con i fondi raccolti e donati da parte della Pro Loco, si erano resi disponibili, congiuntamente con artigiani locali, al recupero dei componenti e ripristino degli orologi con lo stesso materiale storico. Interventi rimasti fermi a causa delle pessime condizioni igienico/sanitarie del campanile vista la presenza di guano/pidocchi/carcasse, condizioni paragonabili a quelle medievali col rischio di esporre gli abitanti a malattie».

«Sono stati più volte sollecitati, nelle vie brevi, interventi di pulizia/igienizzazione e disinfestazione al fine di garantire il proseguimento delle attività di ripristino degli orologi – continua Antenucci – Parliamo al plurale perché due dei tre orologi presenti risultano danneggiati. Il costo stimato degli interventi solidali ammontavano a soli circa 500 euro, consistenti nell’acquisto di lastre delle stesse caratteristiche di quelle esistenti e rimontaggio dei componenti storici da recuperare e recuperati presenti sulla torre del campanile. L’attuale amministrazione, se pur per le vie brevi, era stata informata delle attività di cui sopra senza manifestare mai contrarietà».

«Ci è giunta, avendo anche riscontro dai social, conferma della volontà di conferire incarico a ditta specializzata da parte dell’amministrazione comunale con impegno di cifre ben più importanti, decuplicando l’investimento e attingendo in un bilancio comunale già di per sé al limite del dissesto. Questa svolta, che di fatto estromette la comunità e i volontari dal ripristino degli orologi della torre, è giustificata, a dire degli amministratori, dal fatto che il campanile gode di vincolo della sovraintendenza, vincolo superabile da una semplice comunicazione, stesso vincolo, che è stato per altri contesti (vedasi “fonte di Ramignano”), totalmente ignorato dagli amministratori tutti».

«Sebbene l’intervento sia stato eseguito su beni sottoposti a vincolo, non possiamo condannare chi per amore del paese si pone in prima persona per cercare di preservare o migliorare la nostra storia, ancor più laddove l’amministrazione è assente lasciando all’abbandono il bene pubblico. Quindi ci complimentiamo con tutti coloro che con spirito di volontariato intraprendano iniziative volte a recuperare e migliorare il nostro tessuto urbano e i nostri punti storici, ma non possiamo non denunciare la superficialità con cui gli amministratori, forse peccando di inesperienza e per l’eccessiva frenesia dell’apparire, procedono violando le norme da un lato e chiedendone il rispetto ferreo da un altro».

«Quindi, consigliamo agli amministratori di non scegliere l’uno o l’altro metodo in funzione del possibile ritorno di immagine – conclude Antenucci – Nella vita è necessaria coerenza, il rispetto delle norme e delle procedure operative di tutela del patrimonio non può essere arbitrario; pertanto, le norme vanno rispettate in ogni contesto e il buon senso va adoperato e coltivato per il bene della comunità in ogni occasione a prescindere dai colori politici dei volontari. Dispiaciuti per l’estromissione dei volontari che hanno messo tempo e amore a disposizione della comunità in totale silenzio, saremo vigili e attenti affinché gli interventi che saranno realizzati prevedano il recupero puntuale e totale di tutti i componenti storici dei nostri amati orologi».

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