Da 3 milioni di metri cubi a 2,4 in una settimana, «a Chiauci acqua per 14 giorni»

Nella diga di Chiauci fino al 26 luglio c’erano 3 milioni di metri cubi d’acqua. Il 2 agosto il livello è sceso a 2,4 milioni. Seicentomila metri cubi in meno in una settimana.

La diga di Chiauci (foto di repertorio)

L’invaso di Chiauci, oltre ai campi coltivati e alle industrie, rifornisce Vasto Marina (a sud della vecchia stazione ferroviaria), San Salvo Marina e Montenero di Bisaccia. Progettata nel 1977, la diga è stata inaugurata nel 2011, 26 anni dopo l’inizio dei lavori, ma l’entrata a pieno regime è prevista per il 2026, quando è previsto che sia in grado di raccogliere 14 milioni di metri cubi d’acqua.

Ma il livello attuale è lontanissimo da quella soglia. Tre lettere testimoniano il peggioramento della situazione.

18 luglio: 3,3 milioni di metri cubi

Il presidente del Consorzio di bonifica sud, Nicolino Torricella, il 18 luglio informa Regione Abruzzo, Ersi (ente regionale di sviluppo idrico), e Comuni di Vasto, San Salvo, Montenero di Bisaccia, Cupello, Sasi e Arap servizi (l’ente che gestisce il depuratore di San Salvo) e “comunica l’attuale disponibilità idrica presso il serbatoio di Chiauci (IS) con la previsione, ad immutate condizioni al contorno ed alle odierne portate rilasciate, della data di svuotamento dello stesso: la disponibilità di risorsa idrica nell’invaso alla data odierna è di circa 3,3 milioni di metri cubi, pari ad un livello di 738,11 m s.m.m. (metri sul livello medio marino, n.d.r); la fornitura dell’acqua dalla diga di Chiauci (IS) per gli usi potabile, irriguo ed industriale nel territorio della vallata del Trigno e dell’area Vastese, alle attuali condizioni e al netto del rilascio del deflusso minimo vitale sul fiume Trigno, è garantita per i prossimi 22 giorni, circa. Si invitano tutte le amministrazioni, per quanto di competenza e già consapevoli del lavoro finora svolto, a mettere in campo azioni per sollecitare, sempre di più, un uso attento e responsabile dell’acqua da parte degli utenti finali.

26 luglio: 3 milioni di metri cubi

Il 26 luglio la seconda lettera: “La disponiibilità di risorsa idrica nell’invaso alla data del odierna è di circa 3 milioni di metri cubi, pari ad un livello di 736,44 m s.m.m.la fornitura dell’acqua dalla diga di Chiauci (IS) per gli usi potabile, irriguo ed industriale nel territorio della vallata del Trigno e dell’area Vastese, alle attuali condizioni e al netto del rilascio del deflusso minimo vitale sul fiume Trigno, è garantita per i prossimi 20 giorni, circa. La pioggia registrata lo scorso 24 luglio nel bacino sotteso dello sbarramento di Chiauci ha permesso un nuovo piccolo accumulo idrico che ha traslato la data di previsione di svuotamento dell’invaso rispetto alla precedente comunicazione”.

2 agosto: 2,4 milioni di metri cubi

Il 2 agosto Torricella scrive di nuovo a tutti gli enti competenti. Lo fa dopo aver ricevuto una “comunicazione pervenuta in data odierna dall’amministratore unico di Arap Servizi”, Nicola Del Prete, “con la quale rappresenta l’avvicinarsi della criticità nell’approvvigionamento idropotabile a servizio delle utenze dei comuni di Vasto, San Salvo e Montenero di Bisaccia dovuta all’esaurimento della risorsa idrica immagazzinata presso il serbatoio di Chiauci (Is) e invita” il Consorzio di bonifica a chiedere “la reroga al rilascio Dmv”, il deflusso minimo vitale del fiume. Richiesta di prelievo straordinario dalla traversa di San Giovanni Lipioni che Torricella rivolge all’Ersi, chiedendo “di attivare la procedura per un approvvigionamento idrico di emergenza“.

Il 2 agosto nell’invaso di Chiauci si calcolano “circa 2,4 milioni di metri cubi, pari ad un livello di 734,56 m s.m.m.”, di conseguenza, viste le condizioni attuali, la fornitura “è garantita per i prossimi 14 giorni, circa“.

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