La voglia di mollare tutto lo ha accompagnato per tanti mesi, il grave infortunio che lo ha colpito nell’aprile del 2022 (nella trasferta a Giulianova con la Virtus Vasto Allievi) lo sta tenendo lontano dai campi da oltre due anni.
Una vita per Diego Aprea malato di calcio, negli anni pre Covid finito sui taccuini di diversi club professionistici e pronto al grande salto. Tutto interrotto da quel maledetto crack al ginocchio interrompendo un cammino calcistico promettente. Tanti i gol messi a segno nei campionati regionali, prima con i Giovanissimi degli Aquilotti San Salvo e poi negli Allievi della Virtus Vasto.
Dopo l’operazione la ripartenza non è stata facile, parliamo di un centrocampista offensivo 2005 a cui è crollato il mondo addosso in un momento importante della carriera ma, dopo anni di buio, sta finalmente tornando a vedere la luca calcistica.
Per dovere di cronaca va detto che su di lui aveva puntato, l’estate scorsa anche la Vastese, foto di rito ma mai visto in campo. Un anno dopo la storia è cambiata, decisive sono state le parole dell’allenatore Donato Anzivino che lo ha avuto alle proprie dipendenze alla Virtus Vasto. L’allenatore vastese ha saputo toccare le corde giuste convincendo Diego a tornare in campo con l’obiettivo di esordire, finalmente, nel mondo dei “grandi”. Nella serata di venerdì 2 agosto è arrivata la firma con il Real Casale che, per riaverlo il prima possibile in campo, lo ha affidato alle cure del preparatore atletico Simone Molisani potendo anche contare sulla figura di Antonio Tartaglia, oro olimpico e con i giallorossi responsabile della parte atletica e sanitaria.
Il diciannovenne di San Salvo, ma napoletano d’origine, oltre al già citato Anzivino ritroverà i pari età Giangiulio e Di Genni con i quali ha vinto il titolo regionale Allievi, con la Virtus Vasto, nel 2022. L’obiettivo è riaverlo tirato a lucido entro fine 2024, magari già da novembre, il Real Casale ha deciso di puntare su Diego Aprea che sta ritrovando vere motivazioni e non vede l’ora di tornare a respirare l’aria dei match ufficiali e cancellare definitivamente gli ultimi due anni e mezzo.