«Dalla maggioranza assoluta mancanza di responsabilità politica ed empatia istituzionale»

Officina Cupello fortemente critica dopo la seconda seduta del consiglio comunale tenutasi il 30 luglio. Il gruppo di opposizione formato da Dario Leone, Giuliana Chioli e Roberta Boschetti ha presentato tre interrogazioni (mancata rendicontazione del Festival del Carciofo, gestione assente del randagismo, ritardi nei lavori dell’arena comunale) e due mozioni, una sul progetto Amministrazione a costo zero e una sull’adozione di una linea politica di contrarietà alla nomina del direttore generale del Civeta.

L’attenzione era soprattutto rivolta concentrata su quest’ultimo punto che ha fatto registrare l’uscita dalla sala consiliare del consigliere di maggioranza, in quota FdI, Filippo D’Angelo, circostanza che, secondo Officina Cupello, «certifica uno scollamento in seno alla maggioranza». Oltre a ribadire l’inopportunità «di un’ulteriore poltrona da 300mila euro in tre anni», i consiglieri di opposizione hanno posto l’accento sull’assenza di trasparenza.

«Il sito internet del Civeta non è aggiornato da tempo (manca al suo interno persino il nuovo statuto) e dall’altro si impedisce a sindaci soci di accedere agli atti che chiedono fino a spingerli alla valutazione del ricorso alla Procura della Repubblica – spiegano Leone, Chioli e Boschetti – Nessuno al momento è riuscito a conoscere i nomi dei candidati alla carica di direttore generale». Su questo tema occorre ricordare che i colloqui per l’assegnazione del posto (per il quale sono in corsa 17 candidati) sono slittati due volte, la seconda a “data da destinarsi” ancora da comunicare.

«La stagnazione di una srl che rinvia misteriosamente la sua trasformazione in consorzio utile ad attribuire ad essa la titolarità di accesso ai fondi Pnrr e il rinvio costante dei colloqui dei candidati, certifica il totale e pericoloso immobilismo ai danni dei lavoratori e della prospettiva del Civeta stesso», scrive in una nota Officina Cupello che ha chiesto l’adozione da parte della maggioranza «di una linea di contrarietà alla nomina del direttore generale e il contributo per l’accelerazione repentina della trasformazione della ragione sociale». La mozione è stata respinta e votata dai soli consiglieri di Officina Cupello.

Con un’altra mozione (Amministrazione a costo zero), Officina Cupello ha chiesto a sindaco, giunta e consiglio comunale di rinunciare alle indennità di funzione e ai gettoni di presenza, «Un atto simbolico importante per un Comune devastato dal predissesto che avrebbe portato nelle casse comunali oltre 200mila in un quinquennio. I principali responsabili del pre-dissesto, vogliono, con la bocciatura della nostra mozione, essere gli unici a non affrontare alcuna conseguenza e men che meno ad assumersi alcuna responsabilità. Noi comunicheranno nei prossimi giorni la rinuncia al loro gettone di presenza». 

«Uno scenario complessivo – conclude Officina Cupello – che certifica ulteriormente l’assoluta mancanza di responsabilità politica ed empatia istituzionale verso la cittadinanza. Venerdì 2 agosto alle 18,30 sulle frequenze web di Radio Cupello Aut, i consiglieri comunali riferiranno alla cittadinanza, punto per punto, ogni interrogazione e mozione presentate in quest’ultima assise».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *