Anche nei momenti di tristezza si prova a tirare fuori quel pizzico di fantasia per rendere meno amaro il dolore di una perdita. Riceviamo e pubblichiamo, dalla padrona del gatto Papolo, scomparso qualche giorno fa, la lettera d’addio:
«Ero randagio e malato e una persona buona, che è diventata la mia mamma, mi ha raccolto e mi ha accompagnato in un lungo e travagliato percorso per cercare di guarire. Non siamo stati da soli in questa battaglia: abbiamo avuto tanti zii e zie che voglio ringraziare oggi per aver aiutato me e la mia mamma, materialmente e non. Voglio ringraziare anche e soprattutto gli zii e le zie della Clinica Veterinaria dell’Adriatico perché qui, a differenza di altre strutture, sono stato accolto calorosamente e curato scrupolosamente; mi hanno trattato con affetto e rispetto e riempito di attenzioni e delicatezze, sostenendo la mia mamma nei momenti più difficili. Grazie, grazie a tutti. Non ci sono più, ma vivrò sempre nel cuore di chi mi ha voluto bene, soprattutto in quello della mia mamma: sono stato un gatto fortunato perché ho conosciuto l’Amore e sono andato sul ponte dell’arcobaleno stretto stretto tra le braccia di mamma. Papolo».