Aggiornamento
Attorno alle 9.20 l’acqua ha ripreso gradualmente a riempire i serbatoi. La carenza idrica impone una turnazione nei quartieri della città
La protesta
Comincia a diventare problematico gestire la carenza d’acqua a Vasto. Stamattina, in un’altra giornata da bollino rosso per le temperature elevate, ci sono cittadini che si sono svegliati coi rubinetti a secco. La segnalazione arriva da via Spataro, nel quartiere San Paolo che, con circa 13mila abitanti, è il più popoloso della città.
«Alcuni condomini – spiega Fabio Cedro, un residente che ha contattato Chiaro Quotidiano – riescono ad avere ancora l’acqua, altri no, probabilmente a causa delle diverse dimensioni dei serbatoi: quelli più capienti riescono ancora a reggere, ma non sempre. Qui in via Spataro l’acqua manca in molte case, perché si sono svuotati anche molte autoclavi grandi. Ormai siamo in queste condizioni da due giorni. Ho chiesto a un tecnico della Sasi. Mi ha detto che non ci sono rotture nelle condotte, ma il problema è la grave carenza d’acqua».
La Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato (acqua, fogne e depurazione) in 87 dei 104 comuni della provincia di Chieti, ieri ha lanciato l’allarme sulla drammatica carenza di risorsa idrica, «mai così scarsa, tanto da superare quello che è stato l’anno più buio, il 2007». Un’emergenza di cui sono stati informati il prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa, e la protezione civile regionale, tramite una lettera in cui sono riportati i dati allarmanti sulla disponibilità d’acqua.