Emergenza in 49 comuni. Sasi allerta il prefetto: «Mai così poca acqua dal 2007»

«È una vera e propria emergenza idrica per 49 comuni della provincia di Chieti alle prese con una programmazione di interruzioni della fornitura che non si verificava da anni». A lanciare l’allarme è la Sasi spa, la società che gestisce il servizio idrico integrato in 87 dei 104 comuni della provincia di Chieti. «E proprio alla luce di questa drammatica situazione la Sasi che in queste settimane si sta adoperando con ogni mezzo per contenere e ridurre i disagi, ha deciso di informare  il Prefetto di Chieti, l’Ersi e l’Agenzia regionale della protezione civile. Una lettera per documentare, anche con grafici e dati precisi, la condizione attuale in merito alla disponibilità della risorsa. Mai così scarsa tanto da superare quello che era stato l‘anno più buio, il 2007. Una situazione che è diventata ogni giorno più grave, a maggio scorso le previsioni non erano certo quelle “tranquille” dello scorso anno ma nemmeno così preoccupanti. Si guardava a un’estate più complicata ma non in questi termini».

«L’andamento climatico del periodo autunno-inverno 2023-2024 carente di precipitazioni soprattutto a carattere nevoso – ha sottolineato il presidente Gianfranco Basterebbe – nonché la perdurante situazione delle elevate temperature e della mancanza di piogge ha comportato che i serbatoi che alimentano i comuni gestiti dalla società non siano in grado di rispondere alla richiesta idrica. Al  fine di garantire un flusso idrico e una pressione adeguati si è reso necessario procedere dal mese di luglio alla sospensione notturna della erogazione così da consentire il riempimento delle vasche di accumulo». Sospensioni che all’inizio avevano una cadenza settimanale ora sono diventate giornaliere, con le comprensibili e prevedibili lamentele e proteste da parte dei cittadini. Purtroppo le elevate temperature di questi giorni e la mancanza d’acqua rappresentano un binomio difficile da sopportare. «Gli orari di sospensione che inizialmente erano dalle 22.00 alle 6.00 del giorno successivo, sono passate in alcune zone dalle 20.00 alle 6.00 e alcune aree sono costrette a una turnazione già dalle ore pomeridiane».

Gianfranco Basterebbe

«L’andamento della portata delle sorgenti è in linea con quello registrato negli anni precedenti ma la particolarità è data dalla attuale difficile situazione che risente fortemente dell’assenza degli effetti favorevoli della stagione invernale. Ci troviamo anche nel periodo, da luglio a settembre, di diminuzione progressiva della portata delle sorgenti – puntualizza Fabrizio Talone responsabile reti adduzione e distribuzione della Sasi – e se non sarà accompagnato come negli anni passati da una progressiva diminuzione di richiesta di fornitura, potrebbe essere necessario aumentare l’intervallo delle sospensioni».

La Sasi ha fatto inoltre presente che «per alimentare le aree di Vasto Marina e San Salvo Marina circa 80 litri al secondo vengono forniti dall’Arap servizi, se  questa fornitura dovesse diminuire o addirittura cessare le città dovrebbero essere alimentate dalla sorgente del Verde e questo comporterebbe un inasprimento delle sospensioni in tutti i 40 comuni serviti dalla sorgente Verde. Circa 200mila abitanti potrebbero subire provvedimenti ancora più stringenti, l’auspicio è che quegli 80 litri al secondo non diminuiscano».

La Sasi ha concluso chiedendo agli enti competenti maggiori controlli, ognuno per il proprio ruolo, per assicurare che venga data priorità alla fornitura idrica destinata al consumo umano.

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Comments 1

  1. Un Benefattore says:

    attendere, con calma, che si arrivi ad una crisi idrica cosi’ esasperante è da guinness. Negli anni la manutenzione + stata ridotta all’osso? Qu8anto incidono le perdite della rete sulla capacità complessiva?
    quando è stato varato un piano per “efficientare l’approvvigionamento dell’acqua”, magari anche laddove non si è mai pensato di prenderla? nel 2028?
    ah si! chiudete l’acqua del rubinetto mentre vi lavate i denti, che risparmiare 500ml d’acqua per 100.000 di persone fa quasi 50.000 litri non erogati!!

    il 2030 è vicino.

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