La sezione quarta del Consiglio di Stato (magistrati Silvia Martino presidente, Michele Conforti, Luca Monteferrante, Emanuela Loria, Luigi Furno) ha bocciato il ricorso dal comitato Comferr e da alcuni cittadini di Manoppello che sollevavano criticità nell’iter dei lavori della ferrovia Pescara-Roma. Le contestazioni riguardavano soprattutto la localizzazione dell’opera, il collegio giudicante ha riconosciuto che tale scelta è «il risultato di un’ampia ponderazione in sede procedimentale».
Non nasconde la soddisfazione, dopo aver appreso della sentenza, il presidente Marco Marsilio che ora spera in un’accelerazione dei lavori per un’opera attesa da decenni. «È stata messa una pietra tombale sulle numerose polemiche che ci sono state in questi mesi sul raddoppio dei primi due lotti tra l’Interporto d’Abruzzo e Scafa – dice Marislio – Finalmente possiamo procedere senza ulteriori ostacoli in un progetto che valorizza l’intero Abruzzo, creando un collegamento veloce con la Capitale, ammodernando infrastrutture ormai desuete e dando una prospettiva di sviluppo futuro in termini di turismo e lavoro attraverso il trasporto su ferro».
Il Consiglio di Stato ha evidenziato che «il motivo in esame è infondato». Anche le contestazioni relative alla sentenza del Tar vengono respinte: «Risulta destituita di fondamento l’affermazione di parte appellante secondo cui il Tar non avrebbe evidenziato le ragioni che hanno indotto RFI a parcellizzare l’opera».
«I giudici amministrativi del Consiglio di Stato, come quelli del Tar, hanno definitivamente smentito tutte le critiche sulla qualità del progetto e sulla regolarità della procedura, certificando che il progetto approvato è quello più rispettoso dell’ambiente e della sostenibilità – conclude Marsilio – La Pescara-Roma rimane un’opera strategica per l’intera regione; noi continueremo a lavorare per intercettare i fondi necessari per completare tutti i lotti ed avviare nel più breve tempo possibile le progettazioni necessarie. Nel frattempo, dopo l’aggiudicazione delle gare di appalto, attendiamo di vedere all’opera gli operai nei primi cantieri».
Mi ricorda il ponte sullo Stretto.