Prima la scelta di chiudere tutte le postazioni di Medicina turistica per il numero esiguo di prestazioni [LEGGI], poi la riapertura di tre guardie mediche su sette [LEGGI]. Come prevedibile, il vertice in Prefettura tra sindaci e Asl non ha placato tutti gli animi, soprattutto dopo la decisione di non riaprire la Medicina turistica di Vasto Marina [LEGGI].
Thomas Schael, direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, la spiega così: «Una località turistica, per quanto affollata, che dispone di una postazione medicalizzata del 118 e di un Pronto Soccorso risulta sufficientemente attrezzata per rispondere anche alle esigenze dei villeggianti».
«Postazioni itineranti di soccorso»
«È essenziale puntualizzare – afferma il dg dell’azienda sanitaria – un aspetto che ha già generato confusione circa le funzioni di quella che chiamiamo ancora medicina turistica, seppur impropriamente, perché come convenuto anche con i sindaci durante l’incontro in Prefettura, la carenza di medici e infermieri non permette più l’attivazione nei luoghi di vacanza di ambulatori che in passato si configuravano davvero come pronto intervento per codici bianchi e verdi, dalla puntura d’insetto al piccolo trauma al colpo di calore. Le tre postazioni estive attivate fino al 31 agosto, invece, sono finalizzate unicamente al trasporto, poiché non erogano prestazioni di tipo sanitario, prerogativa di professionalità sanitarie non presenti a bordo di queste ambulanze. Pertanto non rappresentano un’alternativa al Pronto soccorso, né servono a decongestionarlo, perché comunque ugualmente lì approdano le persone che utilizzano tale servizio. Proprio in virtù dell’attività che svolgono, a Sud è stata ritenuta strategica la sede di via Magellano a San Salvo, perché può raggiungere in 1 minuto la Statale 16, 4 minuti l’Autostrada A 14, 8 minuti il lungomare di Vasto e in 5 minuti la zona industriale. Tutte le tre postazioni di San Vito, Fossacesia e San Salvo sono comunque itineranti nel soccorso, poiché non sono a servizio dei Comuni nei quali sono ubicate ma dovranno coprire tutto il litorale in caso di emergenza, da Nord a Sud, passando per la zona centrale. Evidente, dunque, che non c’è alcuna volontà di penalizzare Vasto, ma abbiamo voluto integrare un sistema di soccorso capace di servire in modo efficace e congruo un ampio territorio del quale è noto l’aumento di densità della popolazione nel periodo estivo».
«A Vasto ambulanza medicalizzata»
Secondo Schael, a Vasto i bagnanti non resteranno privi di assistenza, perché «tutti gli interventi non urgenti su Vasto possono essere effettuati dall’ambulanza infermieristica e da quella turistica presenti a San Salvo, nel rispetto dei tempi standard del soccorso tenuto conto della distanza e della viabilità, preservando la medicalizzata del 118 di Vasto per i casi nei quali c’è reale necessità del medico. Per tutte le altre esigenze dei turisti, dalle visite alle ricette, come avviene anche nelle altre località di mare abruzzesi, sono a disposizione le guardie mediche e i medici di medicina generale, la cui prestazione è prevista e regolamentata da contratto collettivo nazionale».
Non dorme la notte. Una ne fa e cento ne pensa.