Donatella Di Pietrantonio, con 189 voti, trionfa alla 78ª edizione del Premio Strega con L’età fragile (Einaudi) bissando la vittoria di una scrittrice abruzzese dopo quella postuma dell’anno scorso di Ada D’Adamo, originaria di Ortona, con Come d’aria.
La scrittrice di Arsita (Te) aveva il favore dei pronostici, soprattutto dopo la vittoria del Premio Strega Giovani a giugno. Il suo romanzo ambientato in Abruzzo e che rievoca il delitto del Morrone del 1997 ha sbaragliato la concorrenza: Dario Voltolini con Invernale (143, La nave di Teseo), Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (138, Sellerio), Raffaella Romagnolo con Aggiustare l’universo (83, Mondadori), Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (66, Feltrinelli) e Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (25, Minimum Fax).
Come da tradizione, la serata della premiazione – condotta da Geppy Cucciari e Pino Strabioli e andata in onda su Rai 3 – si è tenuta nella splendida cornice di Villa Giulia di Roma. L’età fragile, intrecciando una storia di fantasia e il citato fatto di cronaca, affronta il tema della violenza di genere e il rapporto complicato tra genitori e figli.
I diritti delle donne tornano nel breve intervento post premiazione della scrittrice che già si era imposta nel 2016 al Premio Campiello con L’Arminuta: «Ringrazio tutta la squadra perché la scrittura è un atto molto solitario, ma poi il libro come prodotto finale è la risultante di un grande lavoro di squadra che è stato fatto con grande professionalità e grande amore. Userò la mia voce in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molte lottato e che oggi ritrovo non più scontati».