Le indagini di Lolita Lobosco al Vasto d’autore Festival 2024. Gabriella Genisi, autrice dei libri che hanno ispirato la fiction di Rai 1, parla del personaggio ormai familiare per il pubblico televisivo.
Paolo Primavera, tra Cile e Abruzzo
La seconda serata, presentata da Paola Cerella, il primo a salire sul palco dei Giardini di Palazzo d’Avalos è Paolo Primavera, fotoreporter, editore e scrittore di Ortona che vive principalmente a Santiago , ma torna in Abruzzo. In Cile ha fondato la casa editrice Edicola, che gestisce insieme alla moglie Alice. Il nome è ispirato all’esperienza di una vita: «La mia famiglia gestisce a Ortona un’edicola da cento anni», racconta intervistato dalla giornalista di Rai 2 Carola Carulli e da Patrizia Angelozzi, organizzatrice del Festival. Stampa libri che mettono in contatto Italia e Cile, con lo scopo di «presentare la società italiana in Cile e la realtà cilena e argentina in Italia». Primavera le conosce entrambe, avendo cominciato a scoprire il Sudamerica negli anni Novanta con i reportage fotografici e giornalistici. «Il mondo della traduzione – spiega – è molto complesso. Possiamo farlo noi, che siamo da molti anni in Cile e siamo praticamente bilingui». E a proposito di idiomi, «mi piacerebbe insegnare anche il dialetto a mia figlia», anche perché «la diversità è il motore della società contemporanea».
Gabriella Genisi e Lolita Lobosco
L’immagine e l’interpretazione di Luisa Ranieri danno vita a Lolita Lobosco. Un personaggio entrato nelle case di milioni persone che seguono la serie televisiva sulla rete ammiraglia della Rai. «La prima puntata fu vista da 7 milioni 535mila telespettatori», ricorda Gabriella Genisi. La creatrice del personaggio e autrice delle avventure della poliziotta più amata dagli italiani parla dell’ultimo libro, Giochi di ruolo, edito da Marsilio, in cui il protagonista è Giancarlo Caruso, vicequestore di polizia. In questa volume «il personaggio di Lolita è un po’ defilato. Caruso è il suo ex fidanzato. Questa storia d’amore è finita, ma non è finita male, perché l’hanno trasformata in un’amicizia profonda, di mutuo soccorso. Le storie d’amore possono concludersi in modo positivo. Non è più amore, ma è tanto altro». Nei suoi romanzi, Genisi si occupa di temi attuali: caporalato, rifiuti tossici, bullismo, pedofilia, «tante tematiche che attingo dalla cronaca», ma «i casi che racconto non sono mai ispirati a fatti realmente accaduti per non andare a sovrapporre dolore al dolore».
Galleria fotografica a cura di Costanzo D’Angelo