Tre giorni da incubo a Monteodorisio a causa di una prolungata assenza d’acqua. Il disservizio è iniziato venerdì 28 giugno e alle 13.30 di oggi i rubinetti del paese sono ancora a secco. Ai rubinetti a secco si somma l’assenza di informazioni chiare e di risposte da parte della società che gestisce il servizio idrico integrato. Nella bacheca degli avvisi ne è comparso infatti solo uno oggi sulla necessità di interrompere il servizio per permettere i lavori di ripristino urgenti fino alle 12.
A testimoniare le gravi difficoltà vissute dal paese (con tre giorni dalle temperature altissime, in particolare quella di ieri 30 giugno), è la sindaca Catia Di Fabio: «Sono stati tre giorni davvero pesanti, senz‘acqua, senza avere risposte celeri. Intere zone sono rimaste con le autoclavi a secco. L’autobotte l’ho chiamata io ed è riuscita a mitigare un minimo la situazione. Tutto il paese è stato messo in forte difficoltà, è impensabile avere persone con problemi di salute in casa senz’acqua».
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A rendere inaccettabile la grave situazione c’è inoltre il fatto di aver segnalato da venerdì perdite e rotture responsabili del problema: «Perdite e rotture di tubi sono state segnalate da venerdì, ma sono stati riparati solo stamattina. Ci sono state, da parte della Sasi, comunicazioni e risposte incomprensibili, non è stato possibile capire la motivazione di un disservizio così lungo».
«Queste risposte – continua Di Fabio – non hanno risolto nulla in questi tre giorni. Oggi è lunedì e alle 13.30 non c’è ancora l’acqua. C’è qualcosa che non va evidentemente in questa gestione. Parliamo di turismo e altro quando non c’è il servizio essenziale che è quello idrico. Questa situazione non va più bene, è gravissimo perché vengono fornite risposte senza senso, è gravissimo perché da sindaco ho dovuto chiamare il Numero Verde, non c’è un pronto intervento nel fine settimana».
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Stamattina la prima cittadina ha diffidato la Sasi mettendo nero su bianco quanto citato su – comunicazioni tardive e imprecise, interventi non tempestivi e non risolutivi, danni causati alla popolazione – in una denuncia inoltrata a Sasi, Procura della Repubblica, prefettura e carabinieri.
Ancora una volta le previsioni primaverili ottimistiche della Sasi vengono smentite dai fatti: nella tradizionale conferenza stampa di primavera, il presidente Gianfranco Basterebbe aveva parato di «mesi estivi non proprio tranquilli, ma neanche drammatici». Quello di giugno, invece, si è già rivelato critico per numerosi Comuni e il caso di Monteodorisio ne è solo (per adesso) l’apice.