Di cosa parliamo – Accorpamento dei reparti, chiusura delle medicine turistiche, il futuro del reparto di Ostetricia, la cronica carenza di personale. Su tutto questo si sono innescate ormai da mesi aspre polemiche nel Vastese. Il direttore generale della Asl, Thomas Schael, risponde.
I medici vanno altrove
«Nessuno dei vincitori del concorso di gastroenterologia ha accettato di prendere servizio in nessuno dei presidi ospedalieri della provincia di Chieti. Sarà così per i prossimi anni. Chi batte i piedi deve accettare che non ci sono abbastanza medici e infermieri. E quelli che co sono possono decidere dove vogliono lavorare». Fermo restando che «nel piano del fabbisogno aziendale Vasto è una priorità, in quanto punto di riferimento di un ampio territorio lontano dall’area Chieti-Pescara». Così il dg dell’azienda sanitaria replica alle critiche dei giorni scorsi.
Accorpamento estivo
«Non c’è alcun taglio di posti letto, ma solo accorpamento come avviene in ogni estate per due motivi: al di là delle urgenze, che vengono comunque garantite, in tutta Italia si accorpano i reparti perché d’estate c’è meno utenza disponibile a farsi operare; in più c’è il tema delle ferie da garantire al personale», precisa Schael.
Le medicine turistiche non riapriranno
No alla soppressione delle medicine turistiche, le guardie mediche estive. A opporsi sono i sindaci di Vasto, San Salvo, Casalbordino, Torino di Sangro, Fossacesia, San Vito Chietino e Palena, che hanno scritto una lettera al prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa, per chiedere un incontro urgente con il direttore generale della Asl e con l’assessora regionale alla Sanità, Nicoletta Verì. «L’ho già detto ridetto», risponde Schael. «Abbiamo 118 e Pronto soccorso, ma anche la disponibilità di Chirurgia generale, Ortopedia e Ginecologia, che garantiscono i servizi per tutta l’utenza. Nelle Medicine turistiche utilizzavamo cinque ambulanze con personale che non godeva delle ferie estive per fronteggiare pochissimi casi classificati con codici minori, quindi non urgenti e tranquillamente assorbibili dal 118. Quanto costava il servizio di medicina turistica? Attorno ai 250mila euro. Non facciamo tagli, stiamo lavorando su un piano di razionalizzazione, non su un piano di rientro, senza toccare né le assunzioni, né i servizi che sono dovuti per legge ai cittadini. Le guardie mediche estive non rientrano nei Lea (livelli essenziali di assistenza, n.d.r.)».
Primario di Ostetricia, il 2 agosto il concorso
«La difficoltà nel reperire personale c’è in tutta Italia. Non esiste personale sufficiente. Voglio ricordare che, da quando ho iniziato a gestire l’azienda sanitaria, è aumentato il personale in servizio all’ospedale di Vasto. È chiaro che siamo in difficoltà, ma l’ospedale di Vasto è inserito nella rete aziendale e, in questo modo, assicuriamo le prestazioni sanitarie anche tramite le trasferte del personale in servizio a Chieti e Lanciano. Garantiamo tutti i servizi di urgenza. Riguardo al nuovo primario di Ostetricia e Ginecologia, il concorso si svolgerà il 2 agosto a Chieti, presso la direzione generale. I candidati sono tre, tra cui il dottor Biondelli (che si recente ha avuto l’incarico da primario a Termoli, n.d.r.). Una commissione indipendente si occuperà di valutare i curricula e di svolgere i colloqui coi candidati. La legge prevede che il direttore generale scelga il vincitore da una terna di idonei».
Direttorissimo col papillon, sa dirci se riaprirà la cucina interna al presidio ospedaliero di Vasto ? o i pazienti dovranno continuare a mangiare e digerire minestre riscaldate che arrivano da lontano, molto lontano…..fateci sapere il costo annuo del trasfer e colgo l’occasione per invitarla a pranzare insieme ai degenti…..ci conto.