Civeta, FdI: «Menna e il Pd si assumano la responsabilità delle loro scelte frettolose»

«Gli amministratori del Pd dimenticano che la frettolosa trasformazione di Civeta in società di capitali, che ora rischia di far perdere i fondi del Pnrr, è stata fortemente voluta da un accordo trasversale tra il Comune di Vasto e quello di Cupello, nonostante i nostri ammonimenti che invitavano a riflettere e a procedere con cautela». Guido Giangiacomo, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, tornano ad attaccare l’amministrazione comunale di Vasto sulla gestione della socità titolare dell’impianto di riciclaggio dei rifiuti di Cupello.

Cupello, località Valle Cena: l’impianto del Civeta

«Il Partito democratico, invaso da correnti e in evidente difficoltà a livello nazionale, regionale e provinciale, è sempre più confuso e delirante a livello locale, polemizzano i tre esponenti del partito di Giorgia Meloni. «Continuamente intenti a lodare il loro leader locale, Francesco Menna, cercano disperatamente di difenderlo dalla pessima gestione del suo secondo mandato come sindaco di Vasto. Tentano di sollevarlo dalle responsabilità anche nella gestione di Civeta, cercando di scaricare le colpe sugli amministratori di centrodestra locali e regionali».

«Siamo d’accordo – dichiarano in un comunicato Giangiacomo, Prospero e Suriani – con gli amministratori del Pd su un punto: è fondamentale salvare i fondi del Pnrr. Meno andare alla ricerca spasmodica di un costoso direttore generale, tematica sulla quale stranamente tacciono. Tuttavia, è essenziale che ciascuno si assuma le proprie responsabilità senza scaricarle vigliaccamente su altri. Anche Menna e il Pd vastese, che hanno avuto un ruolo chiave nella frettolosa trasformazione, devono assumersi le loro responsabilità insieme a chi ha gestito con orgoglio questa operazione fino a pochi mesi fa. Noi, dal nostro canto, faremo il possibile e siamo disponibili a collaborare da subito per individuare una soluzione».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *