Il 29 e 30 giugno due giorni a tema “Pride” a Vasto: «Non è più accettabile sentirsi discriminati»

Il 29 e 30 giugno a Vasto si terranno due eventi a “tema Pride” organizzati dai Giovani democratici dell’area vastese. Il 29 giugno, spiegano gli organizzatori, è in programma un momento di riflessione e di confronto dedicato ai bambini delle scuole primarie fino ai ragazzi dei primi due anni delle scuole secondarie di primo grado, per riuscire a comprendere insieme che «l’amore è bello in tutte le sue forme proprio perché è “Vasto”. Ringraziamo la scrittrice e docente di scuola dell’infanzia Valentina Franzese che si occuperà di trattare quest’argomento attraverso la lettura animata del racconto, da lei ideato, “Cuore diMamme” con un laboratorio creativo sul tema dell’amore (gratuito ma su prenotazione, da effettuare tramite un messaggio su whatsapp al numero 379 275 9483)».

La seconda giornata, il 30 giugno, sarà suddivisa in due momenti. Il pomeriggio nella sala “Aldo Moro”, dalle 17 alle 19, si parlerà di attivismo storico e contemporaneo dei diversi movimenti Lgbt con la presentazione del libro Omosessuale. Oppressione e liberazione di Dennis Altman con il traduttore del testo Biagio Mazzella. L’incontro sarà moderato dal dirigente scolastico e filosofo locale Antonio Altorio che creerà un dialogo tra lo scrittore e gli ospiti presenti: Marta Bonafoni, Anna Paola Concia, Lilybeth Fontanesi, Ursula Drag.
La serata si concluderà al lido “Sabbia D’Oro” a tema Pride, con cocktail ideati per l’occasione e l’esibizione di Ursula Drag accompagnata ad animare la festa da Vescovo DJ.

«Sebbene nell’ultimo ventennio l’Europa si sia progressivamente movimentata al fine dei riconoscimenti della comunità LGBTQIA+, molti stati europei continuano a negare o a non osservare determinati e determinanti diritti fondamentali della comunità stessa – spiegano gli organizzatori – Le ovvie problematiche risultanti non solo ostacolano il naturale e corretto sviluppo giuridico-legale e sociale-politico di ciascuno stato membro dell’Ue, ma soprattutto non riconoscono diritti fondamentali ai diretti interessati e protagonisti di tali vicende: le persone facenti parte della comunità LGBTQIA+».

«Per tali ragioni, invitiamo tutta la cittadinanza, e chiunque voglia unirsi a noi, agli eventi che abbiamo organizzato: alterneremo momenti di spiegazione e di divulgazione scientifica a raccoglimenti più festosi e giovanili, per dare la possibilità a ciascuno di ritrovarsi nei vari eventi; gli ospiti saranno numerosi, variegati, e diversamente connessi alle tematiche pride; trattandosi di una manifestazione sull’accettazione, sull’inclusività, sulla libertà e sull’amore, è chiaro sia rivolta a tutt*, nei limiti del rispetto comune e reciproco».

«Non è accettabile che, ancora nel 2024, ci si debba sentire minacciati e discriminati per fattori indipendenti dalla propria volontà, di fatto naturali e personali, e non intaccanti la libertà altrui – concludono i giovani democratici – L’Italia, in termini specifici, negli ultimi periodi, non ha dimostrato né rispetto né sensibilità nei confronti di suddette tematiche, mostrandosi ancora una volta vittima di continui anacronismi, arretrata in certe sue considerazioni sociali, e ripiegata indissolubilmente su nodi che non riesce a (o meglio non vuole) sciogliere. Noi crediamo, invece, che oggi più che mai si debba parlare del riconoscimento di questi diritti, dei significati di “orientamento sessuale” e “identità di genere” e di quanto comportano, della comprensione della propria persona, della ricerca di uno spazio inclusivo e libero, della condivisione di sé con gli altri».

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