«Tra cinghiali, ciclabile danneggiata e incuria, qui le strutture turistiche rischiano di chiudere»

Una situazione di abbandono delle aree attorno alla pista ciclopedonale Vasto-San Salvo. La denuncia pubblicamente Mario Varrati, giovane imprenditore turistico, titolare dello storico camping Il Pioppeto, in attività fin dagli anni Settanta nella zona meridionale della riviera. Struttura che «rimane tra le poche attività turistiche a resistere in una realtà, quella vastese, che sta purtroppo vedendo la graduale sparizione di suddetto tipo di attività». Varrati fa i conti «ormai da diverse stagioni con le problematiche connesse all’area Sic antistante alla struttura turistica. La riserva in questione, nonostante le costanti segnalazioni, anche mediatiche, rilasciate negli anni dal proprietario del Camping al fine di evidenziare il cattivo stato dei luoghi, l’inesistente manutenzione e dunque le conseguenti problematiche legate alla sicurezza, è ormai giunta ad una situazione di pericolosità piuttosto importante. Se la stagione 2023 verrà ricordata per il canide che ha terrorizzato i turisti e disincentivato i soggiorni al mare nel tratto della riserva, la stagione 2024, ormai avviata, non promette nulla di positivo».

Mario Varrati

«Fin dai primi giorni di giugno, i viali d’accesso all’arenile sono spesso occupati da un branco di cinghiali (otto giovani esemplari più la loro madre), i quali posteggiano pericolosamente a meno di venti metri dall’area ciclo pedonale. Tali cinghiali, non ancora catturati, rappresentano tuttora un serio rischio per turisti, pedoni, ciclisti e soprattutto bambini. Ironia della sorte, a fine maggio ’24 veniva rimossa la “gabbia”, installata nella riserva all’inizio dello stesso mese, proprio per la cattura degli ungulati. Evidentemente, non ha sortito alcun effetto.

A ciò si aggiunge la rimozione solo parziale degli alberi colpiti a novembre 2023 dall’ondata di mal tempo che si è abbattuta sulla costa; ad oggi rimangono “pericolanti” alberi di ingenti dimensioni non più saldi al terreno e dunque prossimi alla caduta. L’area della riserva, oggetto degli interventi di smaltimento del verde, non è stata debitamente pulita e messa in sicurezza per la stagione ormai iniziata.

Infine, la pista ciclabile in più punti danneggiata dalle radici degli alberi caduti a novembre ‘23 e “riparata” nell’immediato (fine 2023), verte in condizioni critiche, con il manto della stessa che risulta sconnesso e lesionato negli stessi punti».

L’imprenditore deve «fare i conti quotidianamente con una situazione di abbandono, visto il disinteresse dell’amministrazione cittadina alle sue periodiche segnalazioni. Oltre al tema di interesse pubblico, che viene spesso disatteso, c’è anche un aspetto turistico-ricettivo, vista la percezione negativa da parte del turista circa la cura dell’ambiente, a maggior ragione se relativa ad una riserva naturale ormai lasciata all’abbandono».

L’appello

Varrati lancia un appello pubblico alle istituzioni anche facendosi portavoce dei numerosi ospiti della sua struttura: ci ascoltino e soprattutto intervengano per sanare una situazione non più tollerabile. Ciò in primo luogo nell’interesse dei turisti, i quali, pagando la tassa di soggiorno, rivendicano il diritto a determinati servizi lamentando costantemente disagi per l’impossibilità di poter usufruire in sicurezza degli stessi; infine, anche per i cittadini e gli imprenditori che nel loro piccolo alimentano le attività turistiche locali». Varrati, fin d’ora, si dice disposto a garantire piena collaborazione con le istituzioni al fine di rendere più sicuro e decoroso il tratto di litorale interessato.

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