“Zuzu” Catalano da applausi: 1° assoluto alla “Three Livigno”, raggiunte le 80 maratone in carriera

I 50 anni di avvicinano ma Nicolino “Zuzu” Catalano non smette mai di stupire. Sempre di corsa, la sua grande passione ormai da tredici anni, partito dal basso e capace di ritagliarsi un ruolo da protagonista, tra maratone e ultramaratone.

Nell’ultimo weekend, il maratoneta di Vasto, si è confrontato con la terza edizione della “Three Livigno”. Gara spalmata in tre giorni, nella 42 km ha avuto la forza di chiudere avanti a tutti (tra i 50 iscritti), con il primo posto assoluto.

Una gioia nella gioia visto che sulle Alpi lombarde, il classe ’75 vastese ha affrontato l’80ª maratona in carriera, numeri da record avendo iniziato a correre dal 2011. L’atleta dell’ “Atletica Solidale” San Salvo ha percorso i 42 km in 3 ore e 29 secondi. Nelle maratone singole dell’evento di Livigno nessuno, nelle due precedenti edizioni, era riuscito a far registrare un tempo più basso di “Zuzu”.

Quella di Livigno è la settima lunga fatica (tra maratone e ultramaratone) dei primi sei mesi del 2024 avendo già affrontato quelle di Ragusa, Sabaudia, Roma, Milano, Fano e la 100 km del Passatore ma sulle alpi lombarde la fatica si è fatta sentire: «Passare dai 35° di Vasto ai 2° di Livigno non è stata affatto una passeggiata – le parole di “Zuzu” – Sono felice di aver firmato il record ma questa gara non è stata uno scherzo, sono stati 42 km tostissimi, in alcuni tratti mancava il fiato. Per altura e difficoltà del percorso si tratta di uno vero e proprio tempone».

All’orizzonte la prossima fatica di Catalano sarà in Abruzzo, il 28 luglio con i 50 km del Gran Sasso d’Italia con partenza da Santo Stefano di Sessanio: «Una di quelle ultramaratone che mi ha messo sempre a dura prova ma quest’anno sento le gambe più in forma, sono molto fiducioso». Toccate le 80 maratone (e ultramaratone) l’obiettivo nel lungo è già ben fissato, “Zuzu” Catalano punta sempre ad alzare l’asticella: «Punto a raggiungere in poco tempo quota 100, è un obiettivo concreto e sono sicuro di raggiungerlo».

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