Officina Cupello: «Civeta, bando da ritirare. Ci auguriamo le dimissioni del presidente»

Il bando per individuare un direttore generale del Civeta, come prevedibile, sta suscitando numerose reazioni contrarie. Dopo la presa di posizione dei sindaci di San Salvo, Monteodorisio e Villalfonsina che hanno annunciato di valutare azioni giudiziarie [LEGGI], si registra il duro affondo di Officina Cupello e del candidato sindaco alle scorse Amministrative, Dario Leone.

Al centro del suo intervento c’è in primis la tempistica, il bando è stato pubblicato il giorno dello spoglio: «Mentre l’intera comunità di Cupello era in attesa dell’esito delle elezioni amministrative e di conoscere il nome del nuovo sindaco, il presidente del CdA del Civeta Giuseppe Silvestri pubblicava uno strano bando per la nomina del direttore generale, incurante della discussione in atto tra i Comuni aderenti».

Dario Leone

«Al di là delle questioni di opportunità della scelta, del metodo e della tempistica, chiediamo che senso abbia procedere al reclutamento di una figura di tal genere (che prevede un compenso di oltre 300mila euro in tre anni) se il Civeta sta per essere nuovamente trasformato in consorzio. Il nascente consorzio vuole ingaggiare in fretta e furia questa nuova figura solo per evitare che la trasformazione ne impedisca l’arruolamento?».
Il riferimento è alla riunione in programma domani, 14 giugno, alle 15 che potrebbe sancire ufficialmente la trasformazione regressiva da società a consorzio.

Giuseppe Silvestri

«A differenza delle altre due compagini politiche cupellesi che senza ritegno continuano a spalleggiarsi dimostrando di essere fatte delle stessa pasta, Officina Cupello ribadisce la sua più ferma contrarietà a tale procedura – aggiunge Leone – Da tempo diciamo che la materia debba essere sottratta dalle mani di chi ha fatto la scelta scellerata di trasformare il Civeta da consorzio a società di capitali in piena epoca Pnrr, salvo poi fare marcia indietro per timore di perdere quei fondi. Per questa ragione chiediamo il ritiro immediato del bando e ci auguriamo che, con uno scatto di orgoglio, il presidente del CdA del Civeta rassegni le proprie dimissioni, avendo dimostrato metodi arroganti e scarso rispetto istituzionale».

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