«Leggiamo di un invito alla mobilitazione contro la variante Anas prevista per Vasto. Un invito che accogliamo perché, qualora fosse concreto e reale questo rischio, saremmo i primi ad opporci ad un intervento altamente impattante. L’ipotesi del deturpante viadotto-galleria, è ancora una volta frutto dell’ingegnosa macchina mistificatoria e scorretta del sindaco, una ipotesi che non trova fondamento nella realtà come confermato dal senatore Sigismondi e che è servita soltanto a generare un procurato allarme agli ignari cittadini». Secondo Francesco Prospero, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, è stato solo allarmismo.
«È bene allora – polemizza l’esponente di FdI – che questi signori della sinistra dicano la verità, ovvero che la Regione, nella persona del presidente Marsilio, è scesa in campo fin dall’inizio per difendere la città di Vasto dalla minaccia di soluzioni altamente impattanti. Nella conferenza di servizi infatti si è espressa contrariamente a ogni ipotesi di realizzazione di viadotto e galleria, il cui mancato consenso ha consentito proprio di bocciare sul nascere questa ipotesi progettuale di variante.
Non esiste nessun mostro di cemento armato, nessuno scempio programmato per le nostre bellezze paesaggistiche, soltanto un arretramento intelligente della statale in corrispondenza del tratto Vasto Sud-San Salvo. Sul punto dei viadotti invece la nostra opposizione è netta, come testimoniano decine di documenti votati nei consigli comunali e tutte le dichiarazioni di esponenti di Fratelli d’Italia e del centrodestra.
La maggioranza Menna, invece di fare inutile allarmismo, provveda a dare risposte. Che fine ha fatto il casello Vasto Centro, sul quale Marsilio ha lavorato portando a Vasto tutti gli enti preposti e che fornirebbe una ulteriore connessione con la città, con i due caselli Nord e Sud? Bloccata dalla incapacità di progettazione urbanistica dell’amministrazione Menna, che non lavora sul progetto del terzo casello, opera che consentirebbe comunque di alleggerire tutto il traffico pesante della costa, rendendola finalmente degna di migliori e proficui investimenti per lo sviluppo turistico.
Invitiamo pertanto la comunità a mobilitarsi, ma solo e soltanto contro questa inetta classe politica che governa Vasto. Perché da troppo tempo non fa altro che immobilizzare Vasto nella precarietà e nella propaganda, perdendo così preziose occasioni di sviluppo e progresso per il nostro territorio».