Quella di Casalbordino non sarà solo l’uscita di scena dell’ormai ex patron Alessandro Santoro. Nelle ultime ore anche il direttore generale Nicola Travaglini ha deciso di salutare tutti, anche se, lascia aperto un piccolo spioncino.
«Confermo – le parole di Nicola Travaglini – che quella con il Casalbordino sarà la mia ultima avventura sul rettangolo verde. Lo dico quasi con certezza, anche se c’è una sola ipotesi che potrebbe farmi cambiare idea ma solo come supporto esterno, non siederò più in panchina, questo è certo».
A Casalbordino, in due stagioni, intervallate da un anno di pausa ha potuto collaborare con Alessandro Santoro: «Intelligenza oltre la media, figura che farebbe la fortuna di qualunque società nel mondo del calcio e nella vita di tutti i giorni è un ottimo consigliere. Se dovesse continuare nel mondo del calcio sarebbe l’unico a cui potrei continuare a dare un aiuto ma, ripeto, senza più mettere piede in campo».
Se il titolo giallorosso è in viaggio verso Vasto il direttore classe 1952 di Montemarcone chiarisce ancora una volta la sua posizione: «A Vasto sicuramente non andrò». Esalta però la figura dell’allenatore Roberto Cesario: «L’artefice della nostra salvezza, un grande insegnante di calcio, ha saputo esaltare le qualità dei nostri giovani tirando fuori il meglio da ogni giocatore. Senza di lui sarebbe stato complicato raggiungere l’obiettivo prefisso».
Oltre le stagioni casalesi nel passato le esperienze con Val Di Sangro e Atessa-Val Di Sangro: «La mia è una valigia piena di ricordi, in trent’anni di calcio, in più ruoli ho raggiunto quasi 1000 presenze. Un viaggio fantastico con tanti successi, la cavalcata con la Val Di Sangro fino alla C2 su tutto ma non dimentico nulla, neanche le sconfitte, quelle che lasciano più insegnamenti».