Seppur a piccoli passi, si va definendo parte del quadro relativo alla produzione dell’idrogeno nel Vastese. Il 9 maggio scorso, il dipartimento Territorio e Ambiente della Regione (servizio Politica energetica e Risorse del territorio, ufficio Energia e Sostenibilità) ha approvato la variante di progetto richiesta alla Konia srl, una delle società destinatarie dei finanziamenti Pnrr.
La società intende produrre idrogeno verde, quindi da fonti rinnovabili, nella zona industriale di Gissi, e. nella prima fase aveva previsto parte di di tale produzione attraverso l’uso di un generatore alimentato da biomasse, circostanza esclusa da uno dei vincoli del bando. La Konia ha quindi rimodulato il progetto prevedendo l’aumento della quota prodotta da fotovoltaico grazie alla realizzazione di un impianto in un’area di cinque ettari.
Gli uffici regionali hanno stabilito che tale proposta di variazione non rientra nella definizione di “modifica sostanziale” confermando, quindi, il finanziamento di 6,4 milioni di euro.
Nel frattempo, si attendono sviluppi anche per il progetto dell’Arap per il quale sono previsti 1o milioni di euro per riconvertire l’ex Cotir. Il rischio è che tali fondi tornino a Roma: per questi progetti la tempistica è serrata, la produzione di idrogeno deve essere avviata entro il 2026 e ad oggi non c’è alcuna traccia del cantiere.
La dotazione finanziaria iniziale assegnata all’Abruzzo per produrre idrogeno in aree industriali dismesse era di 25 milioni di euro. La Blusolar Rosciano srl di Popoli, a febbraio, ha rinunciato al finanziamento di 3,7 milioni di euro per la produzione nell’ex stabilimento Dreher. Ad oggi quindi sarebbero impegnati 16,4 milioni sui 25 iniziali destinati alla regione (la differenza è tornata al Ministero come previsto dal bando).