«Questo potrebbe essere solo l’inizio di una crisi idrica». A lanciare l’allarme è Francesco Menna, sindaco di Vasto, dopo 48 ore di gravi disagi per migliaia di cittadini. Stamattina non è ancora tornata regolare in diverse zone della città l’erogazione dell’acqua dopo le riparazioni della condotta principale di Torrette di Casoli.
«Nel 2017 – ricorda il primo cittadino – abbiamo istituito con il prefetto un tavolo per la crisi idrica del Vastese. Sono stati coinvolti Regione, Sasi, Ersi, Consorzio di bonifica, Arap. A seguito di ciò il presidente D’Alfonso fece arrivare 18 milioni per la diga di Chiauci, due milioni a Vasto per il cerca perdite, un milione a San Salvo per lo stesso scopo e un milione a Vasto Marina per le acque bianche. Da allora non è arrivato più niente. Sei anni di centrodestra, zero risorse. Non si può pensare di affrontare il problema crisi idrica con l’arco e le frecce. O la Regione e lo Stato finanziano la Sasi, o non si va da nessuna parte. Questo potrebbe essere solo l’inizio di una crisi idrica. Le tubature risalgono al 1949 e vanno sostituite. Invito pertanto Marsilio e il governo nazionale a non perdere ulteriore tempo».
Caro Sindaco, tutta la cittadinanza è lieta di sapere come sono stati spesi i 2 Milioni, ripeto DUE MILIONI che mensiona, per il cercaperdite… ai noi questo sconosciuto.