A Fresagrandinaria saranno tre le liste in campo per le elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno. È una circostanza che non si verificava da 29 anni e che rappresenta, soprattutto negli ultimi anni, una rarità nei piccoli centri.
Il sindaco uscente, l’imprenditore 65enne Lino Giangiacomo, cercherà il secondo mandato. Cinque anni fa, alla guida di Nuova vita per Fresa riuscì a interrompere il “regno” di Giovanni Di Stefano grazie a uno scarto di 40 voti (52,72%). Il gruppo di maggioranza dovrebbe poter contare su gran parte dell’attuale ossatura.
E proprio nell’area dell’opposizione si registra una frattura che ha dato vita alle altre due liste. Il motivo sarebbe il mancato accordo proprio sulla ricandidatura e il ruolo di Di Stefano – che ha indossato per 24 anni la fascia tricolore – in questa tornata elettorale.
Il mancato raggiungimento di un punto d’incontro ha quindi dato vita a due liste. Una sarà guidata dal 56enne Giuliano Melchiorre, insegnante di musica. Tale formazione è riconducibile ad alcuni appartenenti del gruppo storico di Di Stefano – tra cui l’ex sindaco Maurizio Antonini – che intendono operare un rinnovamento tra le proprie fila.
L’altra sarà capeggiata proprio da Di Stefano, consigliere di minoranza uscente e storico esponente socialista, che a 74 anni proverà a centrare il sesto mandato da sindaco. Per scongiurare tale divisione ci sono state anche le interlocuzioni dei vertici del centrosinistra del territorio, ma queste non hanno raggiunto i risultati sperati.
La presenza di tre liste ai nastri di partenza a Fresagrandinaria non è una novità, ma bisogna tornare indietro di ben 29 anni per trovare un precedente. Era il 1995 e a sfidarsi furono Antonietta Pacifico, Pierino Delle Donne e Di Stefano che all’epoca aveva già svolto un mandato (1985-1990). La spuntò con il 45% proprio quest’ultimo che diede così vita al lungo corso amministrativo conclusosi nel 2019 con una parentesi da vice di Antonini nel quinquennio 2004-2009.