FdI: «Concorso per addetto all’informazione, criteri respingenti. Menna li modifichi»

Modificare i criteri di accesso al concorso per addetto all’informazione. Lo chiedono al Comune di Vasto i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia. «Abbiamo letto con attenzione le parole di Donato Fioriti, consigliere nazionale della Figec Cisal», un sindacato del settore giornalistico, «che in un recente articolo ha chiesto al sindaco Menna di modificare il bando per il reclutamento di un “addetto all’informazione” (si veda a tal proposito https://www.giornalistitalia.it/giornalisti-modificare-il-bando-del-comune-di-vasto/). Le perplessità del consigliere nazionale Cisal sono anche le nostre: nel bando di concorso, firmato dal dirigente comunale Vincenzo Toma, è infatti previsto che il futuro assunto, per partecipare, debba avere maturato due anni di servizio nella pubblica amministrazione», si legge in una nota di Vincenzo Suriani, Guido Giangiacomo e Francesco Prospero.

Da sinistra Giangiacomo, Prospero e Suriani

«Fioriti infatti sostiene: “Riteniamo questa una conditio sine qua non fortemente penalizzante per tutti i colleghi che, pur validi professionalmente, non hanno avuto la fortuna di beneficiare di un contratto di almeno due anni nella pubblica amministrazione e per questa ragione chiediamo urgentemente al sindaco Menna di rimodulare il bando, cassando questo requisito. Noi – dichiarano i tre esponenti di FdI – ci associamo in pieno alla sua richiesta. Chiediamo quindi al sindaco Menna e al dirigente Toma di provvedere alla modifica del bando di concorso, attualmente online sulla pagina dei concorsi del Comune di Vasto. C’è tempo fino al 15 maggio, data di scadenza del bando, per eliminare questo requisito discriminatorio dei due anni nella Pubblica Amministrazione. Se Menna e Toma lo faranno, otterranno il plauso delle associazioni di giornalisti, e anche il nostro. In caso contrario sarebbe», secondo Suriani, Giangiacomo e Prospero, «l’ennesimo concorso a requisiti respingenti che ci ha abituato a bandire questo comune da quando è sindaco l’attuale primo cittadino».

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