I cieli di San Salvo e delle zone limitrofe solcati dai droni di Amazon che consegnano pacchi a domicilio dall’alto. Potrebbe sembrare la scena di un futuro lontano, invece è il servizio Prime Air del colosso dell’e-commerce che presto potrebbe sbarcare nel Vastese a circa due anni dall’apertura del polo logistico avvenuta il 1° agosto 2022. La multinazionale ha avviato l’iter di Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca) per la realizzazione di una piattaforma adibita al decollo e all’atterraggio dei droni in un’area attigua ai parcheggi.
Lo stabilimento sansalvese che oggi occupa oltre 800 lavoratori a tempo indeterminato, già tra i più avanzati tecnologicamente d’Europa, potrebbe quindi dotarsi di un nuovo tassello che conferma la centralità del sito “ex autoporto” nello scacchiere internazionale di Amazon. La società del commercio online ha annunciato il servizio solo qualche mese fa, durante l’evento Delivering the future tenutosi a Seattle nell’ottobre del 2023; San Salvo è stata inserita tra le località idonee.
Il volo
Per consegnare i pacchi via aerea la società intende realizzare una piattaforma in calcestruzzo di 1.600 metri quadri sulla quale sorgeranno i prefabbricati necessari (rimessaggio, edificio batterie ecc.). L’infrastruttura è localizzata nell’area parcheggio del lato confinante con l’A14.
Il modello di drone individuato è l’MK-30 dal peso di 35,5 chili e, secondo una prima stima, allo stabilimento sansalvese ne dovrebbero essere destinate 14 unità, ognuna delle quali in grado di consegnare pacchi dal peso massimo di 2,3 chili grazie a sei propulsori per il decollo e l’atterraggio verticale. Tale modalità di consegna sarà possibile soltanto durante le ore diurne e in assenza di pioggia e vento (con un’operatività assicurata in un range di temperature che va da -10° a +40°).
Pacco dall’alto
Il raggio d’azione del drone è di 12 chilometri, può volare a una velocità massima di 64 nodi a un’altezza compresa tra i 55 e 115 metri. Dalla documentazione si apprende che il drone non atterrerà mai all’infuori della piattaforma nella zona industriale, salvo casi d’emergenza. Una volta ricevuto l’ordine, il personale addetto inserirà il pacco nel drone e lo trasporterà sulla piattaforma, dopo il decollo verticale il dispositivo volerà orizzontalmente fino all’indirizzo di consegna. Qui scenderà a circa 4 metri di altezza e aprirà lo sportello della fusoliera dal quale lascerà cadere il pacco (circostanza che lascia ipotizzare particolari imballaggi protettivi o sistemi di rallentamento della caduta per proteggere il contenuto).
Dopo la consegna, il drone riprenderà quota verticalmente per volare sulla rotta di ritorno verso la piazzola di atterraggio nello stabilimento di viale Germania. Il dispositivo è dotato di sistemi di percezione e rilevamento per evitare collisioni con velivoli e ostacoli in volo e al suolo.
Fino a 168 voli in 8 ore
Una volta avviato il servizio, i clienti rientranti nel raggio d’azione potranno, in fase di ordine, richiedere la consegna tramite drone che dovrebbe avvenire entro massimo un’ora (mezz’ora una volta a regime).
Come detto, tale modalità di consegna potrà essere effettuata solo di giorno. Amazon prevede un’operatività di 8 ore, durante le quali si stima una frequenza di voli tra un minimo di 8 e un massimo di 168 (21 voli all’ora). Per ora non sono state definite rotte (dipenderà dalle zone di appartenenza dei clienti), ma Amazon prevede di escludere l’intera zona ad est della Statale 16 (la marina).
Per l’implementazione di questo nuovo servizio si prevede l’impiego, a regime, di 4-5 addetti.
Tempistiche
Innanzitutto bisognerà concludere l’iter autorizzativo. La documentazione Vinca è stata pubblicata questa mattina (7 maggio 2024), da oggi partono quindi i 30 giorni durante i quali tutti i soggetti interessati potranno presentare osservazioni.
Stando a quanto annunciato nell’ottobre del 2023, Amazon prevede avviare il servizio in Italia da fine 2024.
Al primo incidente: “come non detto”.