Di Santo saluta il Trigno Celenza: «Rammarico per non aver alzato l’asticella, faccio passo indietro»

Dopo un anno lontani, nell’estate del 2023 il Trigno Celenza aveva deciso di riabbracciare mister Simone Di Santo e il suo prezioso vice Marco Sisti.

Nove mesi dopo, i celenzani hanno archiviato la stagione al 9° posto con 42 punti restando in corsa per un posto nei playoff fino all’ultima giornata. Il momento dei saluti è arrivato con lo stesso Di Santo ad ufficializzare il divorzio: «Decisione presa e già comunicata alla dirigenza, la prossima stagione non sarò più alla guida del Trigno Celenza». L’estate scorsa era a un passo da un club di Prima Categoria, poi il richiamo della dirigenza è stato forte tanto da decidere di scendere di una categoria: «Si torna sempre dove si è stati bene. Nel 2022 avevo lasciato dopo la salvezza, conoscevo dirigenti e alcuni ragazzi, avevo captato la volontà di alzare tutti insieme l’asticella e puntare a un obiettivo prestigioso».

Già dopo i primi giorni di preparazione però le avvisaglie non erano incoraggianti: «Dopo tre giorni – ha proseguito Di Santo – avevo capito che già non c’erano le condizioni per migliorare quanto fatto due stagioni fa, l’organico non era all’altezza per poter raggiungere. Al terzo giorno avevo presentato le dimissioni, la società, ragazzi e i miei collaboratori hanno convinto a restare».

Dalle avvisaglie estive alle certezze dei mesi successivi: «Servivano almeno altri tre pezzi per essere davvero competitivi, la società faceva affidamento su alcuni elementi che quasi mai ho avuto a disposizione, vedi Luca Piccoli e Fernando Altamiranda. Elementi di valore assoluto per la categoria, il primo l’ho avuto con il contagocce mentre i documenti per l’argentino non sono mai arrivati e non è mai stato possibile schierarlo».

Dai tre portieri prospettati in estate dopo pochi mesi è rimasto solo Paride Gaspari: «Da novembre abbiamo avuto solo lui in distinta, è stato bravo a gestire gli attacchi pericolosi in campo, in caso di sua espulsione avremmo avuto serie difficoltà». A dicembre la partenza di Dario Costantini ha lasciato un buco in attacco: «Mai coperto, un elemento d’esperienza e fisicità ci avrebbe resi ancor più forti avendo già un attaccante come Youness Laaouine».

Oltre al campionato i celenzani sono arrivati vicini anche alla finalissima di Coppa cadendo, in semifinale, 6 a 2 a Pescara ma sfiorando l’incredibile rimonta nel ritorno vinto 4 a 1: «A Pescara siamo scesi in campo rimaneggiati e privi di alcuni nostri elementi cardine. A Celenza siamo stati traditi da episodi sfavorevoli altrimenti poteva essere rimonta piena». La stagione dei rammarichi: «Vero, in estate non è stato semplice dire no alla Prima Categoria, ero a un passo dalla firma ma credevo nelle ambizioni del Trigno Celenza. Resta il grande rammarico per non essere riusciti ad alzare l’asticella e non essere stato messo nelle condizioni di poter fare di più rispetto a due stagioni fa. Per questo ho deciso di fare un passo indietro ringraziando però una dirigenza seria che ha creduto di nuovo in me, tutti i ragazzi e la comunità che ci ha sempre seguito».

42 punti due stagioni fa e altrettanti in quella da poco conclusa dovendo però affrontare due giornate in più: «Lo ripeto ancora, ero tornato a Celenza con l’obiettivo di fare molto di più, non ci siamo riusciti ma questo gruppo non è mai stato in zona playout e, come due stagioni fa, si è giocato un posto nei playoff fino all’ultima giornata». Al suo fianco, il vice allenatore Marco Sisti che nel ringraziare tutto l’ambiente ha speso parole smielate per il gruppo squadra: «Sin dal primo giorno di allenamento, nonostante le difficoltà, i ragazzi ci hanno sempre seguito. Dal primo all’ultimo, il comportamento di tutti è stato encomiabile, lasciatemi però spendere qualche parola in più per Luca Antenucci. Il più esperto del gruppo, un ragazzo d’oro, un comportamento esemplare. A me e Simone ha aiutato a reggere la baracca nei momenti più duri, un prezioso collante tra noi, dirigenti e i compagni di squadra».

I campionati, tra playoff e playout non ancora scrivono i titoli di coda ma alcune società hanno già iniziato a muoversi in vista della stagione 2024/2025, Simone Di Santo e Marco Sisti continueranno a lavorare ancora a stretto contatto dopo il biennio celenzano, intervallato dalla salvezza con la Dinamo Roccaspinalveti in Prima senza dimenticare i campionati vinti a Lentella (Terza Categoria) e con gli Aquilotti (promozione degli Allievi provinciali). «Gli ultimi tre anni – concludono Di Santo e Sisti – sono stati ricchi di sacrifici con tanti chilometri percorsi. Cerchiamo un progetto chiaro e ambizioso sin dall’estate, se troveremo unità d’intenti con un nuovo club continueremo a lavorare duramente in campo per raggiungere obiettivi prestigiosi».

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