«Milena non si è allontanata volontariamente. Oggi è stata accompagnata presso il commissariato di Lanciano, dove è stata ascoltata per tante ore. Ha dichiarato di essere stata aggredita e portata via». Lo conferma Alessia Natali, presidente dell’associazione Penelope Abruzzo che, tramite l’avvocato Antonio Cozza, ha dato assistenza legale a Milena Santirocco e alla sua famiglia.
«Domenica scorsa lei si è recata, così come aveva detto ai figli, a Torino di Sangro dov’è stata trovata l’auto, ha fatto una passeggiata dove ha scattato le foto che tutti quanti conosciamo perché sono state trasmesse a mezzo stampa e poi, purtroppo, è stata aggredita da persone che lei non conosceva. Queste persone l’hanno portata via, hanno tentato anche di soffocarla immergendola nell’acqua. Fortunatamente lei non è morta. Pensavano che Milena fosse morta e si sono allontanati. Milena è riuscita a raggiungere un bar di Castel Volturno, in provincia di Caserta, e chiedere aiuto. Al momento, Milena è tornata a casa. Seppur scossa da quello che è accaduto, è in buono stato di salute. La procura di Vasto, ovviamente, ha aperto un procedimento penale per sequestro di persona [LEGGI], quindi sicuramente si continuerà a indagare in tal senso. Noi, come associazione, rimarremo vicini alla famiglia, qualora loro ne avessero ancora la necessità. La sorella, i figli, i genitori e Milena stessa per ristabilire gli equilibri e ritrovare la serenità hanno bisogno di silenzio».
